La Nazione – Spezia, ora ti serve un leader. Troppe partenze illustri

La Nazione oggi in edicola torna sulla debacle di San Siro, con un approfondimento riguardante ciò che non è andato e che va migliorato nell’undici di Gotti, visto che il Sassuolo è già dietro l’angolo. Doverose le precisazioni: l’Inter ha fatto una grande partita e Lukaku e Lautaro sono forse la coppia più forte del campionato, am fronte Spezia tante cose non hanno girato. E anche lo stesso allenatore lo ha sottolineato dopo la gara.

Drago e poco altro

Senza le parate del portiere polacco la disfatta avrebbe assunto contorni quasi grotteschi e in lunghi momenti della partita lo Spezia è rimasto troppo in balìa dell’avversario. Troppo facilmente i nerazzurri hanno prodotto occasioni da gol, relegando le Aquile al ruolo di sparring partner. A tratti i bianchi sono sembrati quasi per caso in Serie A, invece che una squadra al terzo anno di massima categoria.

Si cresce

“Ma la batosta di San Siro è salutare“, precisa il quotidiano, in primis per la società che vuole mantenere la Serie A. Le assenze di Provedel, Erlic, Maggiore e Manaj sono di alcuni leader dello scorso anno, cui vanno aggiunti lo stop di Verde e gli infortuni lunghi di Amian e Ferrer. Dragowski non ha fatto rimpiangere il portiere, ma secondo quanto si legge serve ancora qualcosa per puntellare la squadra, a partire da un leader davanti alla difesa. Kiwior ha fatto bene da centrale, nonostante le colpe sui gol, mentre Maggiore va sostituito.

Il modulo

Infine, l’assetto: vale la pena proseguire con il 3-5-2? Il secondo tempo di San Siro dice che ci sono possibilità differenti, specie se Ekdal entrerà finalmente in piena forma. Inoltre, con questo modulo si rischia di sacrificare troppo Gyasi, in questo momento praticamente relegato a fare il terzino di spinta. Con le capacità di Verde e Agudelo le soluzioni alternative non mancano.

E INTANTO GYASI GUARDA AVANTI: “TESTA ALLA PROSSIMA”

 Loading ...