Sulle pagine de Il Secolo XIX troviamo questa mattina un riferimento alle parole di Luca Gotti ieri in sala stampa sul mercato aquilotto. Un discorso chiaro quello del tecnico aquilotto, rivolto alla proprietà. Una sorta di avviso (chiaro) ai naviganti, ovvero la famiglia Platek: la squadra è incompleta e il tempo è poco.
Tre operazioni
Difesa, centrocampo e attacco, c’è bisogno in tutti i reparti. Al momento il semaforo è rosso per Onana del Bordeaux, per Ampadu del Chelsea (che deve giocare per guadagnarsi il Mondiale) e per Azzi del Modena. Acquisti bloccati non da problemi di appeal, quanto dalle vendite, propedeutiche allo sblocco delle operazioni in entrata.
Prima vendere, poi comprare
Messaggio chiaro quello arrivato anche da Robert Platek, arrivato in questi giorni in città. Fondamentale prima vendere qualche giocatore, poi allora si comprerà. Il mercato, però, ha tempi precisi e scade il prossimo 1 settembre alle 20.00: difficile arrivare al gong ancora con i conti in mano. I Platek si attaccano agli investimenti doppi della scorsa estate, visto il blocco del mercato, a un bilancio ancora in rosso, ma il calcio va veloce e si rischia di rimanere bruciati. Non facile da capire per chi fa finanza. Mraz, Capradossi, Podgoreanu, Nikolaou, Antiste: da questi dipenderà il prossimo mercato (in extremis) delle Aquile.
I Platek diventeranno specialisti in retrocessioni
Dopo il Sonderskie, la cronaca spezzina di questi giorni è più di una premonizione