Stasera lo Spezia affronterà la Juve a Torino e gli si prospetta una gara difficile contro una squadra ben organizzata. Per gli aquilotti non sono certo queste le gare da vincere e le speranze di uscire indenni dall’Allianz Stadium sono ridotte, vista la differenza di valori tecnici fra le due rose. A volte, però, il calcio regala piacevoli sorprese.
La chiave tattica
Come riporta Il Secolo XIX, in questo match, Allegri schiererà il 4-3-3, mentre Gotti il 3-5-2. Sarà veramente arduo affrontare due esterni offensivi come Kean (o Kostic), Cuadrado e una punta di spessore come Vlahovic. Inoltre sarà molto complicato provare a contenere De Sciglio e Danilo che tendono a creare superiorità numerica sulle due corsie con gli esterni alti per cercare la linea di fondo e mettere al centro palle invitanti per Vlahovic. In questo caso Gyasi e Reca sarebbero costretti a restare bassi e lo Spezia chiuso in un 5-3-1-1 blindato in fase di non possesso. Gli uomini di Gotti devono stare attenti a non scoprirsi troppo e impostare una gara di sacrificio e difendere in fase di possesso con almeno quattro giocatori. In genere i bianconeri non effettuano un pressing asfissiante, ma tendono a chiudere ogni linea di passaggio o possibilità di giocata al portatore avversario. Ad Allegri piace difendere più basso rispetto alle altre squadre, questo per dare densità nella propria metà campo e ripartire velocemente, sfruttando il campo aperto con verticalizzazioni improvvise. Per lo Spezia è compito arduo colpire la difesa juventina, ma come si è visto in queste ultime giornate Vlahovic e compagni qualcosa concedono agli avversari, specialmente nelle palle inattive.