Alle ore 20 si è conclusa la sessione estiva del calciomercato. A partire da adesso, le squadre italiane non potranno più effettuare operazioni in entrata, con una sola eccezione: quella dei calciatori svincolati. Le cessioni all’estero saranno però ancora possibili, perché in alcuni paesi il calciomercato sarà ancora aperto.
Porte chiuse
Tra questi – si legge su Gazzetta.it – non ci sono Austria, Croazia, Danimarca, Norvegia, Olanda e Svizzera, dove si è chiuso ieri. I top campionati (Francia, Germania, Inghilterra e Spagna) hanno condiviso la scadenza italiana del 1 settembre, al pari di Scozia e Polonia. L’orario non sarà però uguale per tutti: in Bundesliga lo stop è alle 18, in Ligue 1 alle 23, in Liga e Premier a mezzanotte (ora italiana).
Porte aperte
Calciomercato invece ancora aperto fino al 6 settembre in Belgio, fino al 8 in Turchia e Repubblica Ceca. Tempi ancora più lunghi per le squadre greche (15 settembre) e per le portoghesi, che potranno fare operazioni fino al 22 settembre. Metà settembre (14) è anche la deadline per Israele (e la possibilità di uscita di Podgoreanu), ma anche per l’Arabia Saudita (16). A chiudere, il 26 sarà la deadline anche per il campionato argentino.
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