Il DG Riccardo Pecini è stato sostituito da Eduardo Macia. il passaggio di poteri, giunto in modo confuso e stizzoso, lascia in eredità uno strascico di questioni irrisolte a proposito di come vengono prese le decisioni in società di come funzioni il meccanismo di multiproprietà del club messo su dai Platek. A gestire tutto ciò è Nishant Tella, l’amministratore delegato del club. Calciomercato.com ha analizzato la situazione dello Spezia.
Il conflitto
Che fra Riccardo Pecini e Nishant Tella il conflitto fosse diventato non ricomponibile è cosa nota. I due avevano forti divergenze sulle operazioni di calciomercato, sia quelle condotte nella scorsa stagione, sia quelle non portate a termine durante la finestra estiva 2022. In particolare, Tella rimproverava a Pecini l’eccessiva mole della campagna trasferimenti condotta nell’estate del 2021 e l’elevato costo di alcune commissioni sulle operazioni. Riguardo alla prima accusa, Pecini si difendeva sostenendo che la finestra dell’estate 2021 era stata fatta con la prospettiva di non poter fare calciomercato in entrata per quattro sessioni consecutive a causa del blocco del mercato mosso dalla Fifa. Inoltre vi sono state forti tensioni anche in questa sessione di mercato. Infatti l’amministratore delegato ha imposto una forte limitazione al mercato in entrata. Un mercato che ha visto arrivare solo Ethan Ampadu nelle ultime ore prima della conclusione. Ciò ha provocato grave delusione nei tifosi e nello stesso allenatore Luca Gotti, che aveva chiesto un rinforzo per reparto. Questo scontro ha portato la famiglia Platek a scegliere fra l’uno e l’altro.
Sulla gestione di Tella
I Platek hanno sovrastimato le capacità di Tella nel muoversi in ambito di business calcistico. Il manager proviene da Inner Circle Sports, una banca d’investimento specializzata in sport e entertainment. E a partire da questa posizione si è fatto un nome nel corso dell’operazione che ha portato il Fenway Sports Group a acquisire il Liverpool. Possiamo star certi che in questo specifico tipo di missione Tella sia in grado di mostrare buone abilità professionali. Ma essere abili a muoversi in ambito di sport business non comporta in automatico essere anche dei buoni dirigenti di società. E di Tella riferiscono che il suo talento da dirigente di società sia perlomeno carente. Come dimostrato sin dal momento dell’acquisizione del SonderiskE. In quella circostanza Tella è stato fondamentale per l’acquisizione della società da parte di MSD Capital, il fondo della famiglia Platek. E proprio in ragione di questo decisivo apporto i Platek hanno immediatamente piazzato Tella nel consiglio d’amministrazione del club danese. Dove però ha mostrato le prime defaillance. Nel frattempo il SonderiskE è retrocesso in B al termine della scorsa stagione.E quella retrocessione è avvenuta al termine di un’annata che ha visto la tifoseria locale accusare di lontananza e disinteresse la proprietà americana.