Il Secolo XIX oggi in edicola prova ad analizzare tatticamente la partita del Picco fra Spezia e Sampdoria, anche se con una panchina decisamente “corta” come quella a disposizione di Gotti , le scelte sono davvero ridotte. Dalla pandemia in poi, le partite si vincono in 16, con cinque sostituzioni a disposizione, ma l’allenatore aquilotto ad oggi deve fare di necessità virtù, almeno fino alla sosta mondiale. L’appuntamento in programma, prima dello stop che potrà farà tirare un po’ il fiato, è contro una Samp che non appare in acque tranquille.
Il focus
Giampaolo ha negli ultimi tempi adottato un 4-1-4-1 che garantisce maggiore ampiezza e permette di schierare calciatori più tecnici e concreti. Difesa a quattro, manovra dal basso fra centrali e terzini, linea alta in fase di non possesso e squadra compatta. Rincon e Vieira dettano i ritmi con il fantasista Sabiri in libertà dietro la punta centrale. Leris e Djuricic sulle fasce entrano spesso e permettono di attaccare con cinque uomini. La Sampdoria ricerca stabilmente la verticalizzazione della manovra, con i tagli in profondità degli esterni. La solidità difensiva è sempre stata un punto fermo, ma le 4 sconfitte con 11 reti incassate impongono più di una riflessione. Proprio sulle ripartenze Gotti dovrà premere, punendo l’eccessiva distanza fra i reparti blucerchiati e sfruttando gli inserimenti. Ma – si legge in chiusura – in una partita così la tensione potrebbe falsare ogni previsione.
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