Il Secolo XIX dedica oggi un approfondimento a Tiago Lopes, CFO del Casa Pia e uomo di fiducia dei Platek, che nell’interregno fra Pecini e Macia aveva preso le redini dell’intera sinergia americana fra Italia e Portogallo, ma che resta una figura centrale nelle dinamiche dei club. Il dirigente portoghese aveva parlato a lungo con Gotti dopo l’addio dell’ex DG, dandogli forza e tranquillità, percepite dal tecnico. E dopo i primi giorni, Lopes ha “accompagnato” l’arrivo di Macia, organizzando la situazione e preparandogli il campo.
Prime mosse
Cambiando il timone del sistema, ora si cercherà di capire chi dovrà rimanere accanto alla squadra. Ieri è stato convocato Mattia Biso, attualmente ancora nei ranghi ma più diretto collaboratore di Pecini. Il suo contratto scade nel 2024, ma per lui si ipotizza (senza rescissione) un iniziale distacco dalla Prima Squadra per altri compiti, come per esempio quello di osservatore. Ma la sua posizione è tutta da verificare. Non solo: in agenda ci sono anche altri collaboratori arrivati con Pecini, sempre con ancora quasi due anni di contratto: Cunico, Serra, Filucchi. È possibile che il dirigente lusitano si trattenga in città fino ad avere un quadro più chiaro della situazione.
Budget definito
Una cosa è certa: come per la squadra, anche nello staff non ci saranno sforamenti: il budget di 21 milioni lordi sarebbe stato sforato e il club non è disposto a immettere ulteriori versamenti. In buona sostanza, se esce un collaboratore ne entra un altro. Ad oggi Macia non ha portato con sé nessuno che avesse già lavorato con lui e valuterà i profili già presenti all’interno della società. Oggi, infine, Tiago Lopes ripartirà per il Portogallo.
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