Il doppio ex di Lazio-Spezia Riccardo Budoni ha parlato della sfida ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it, raccontando le sue sensazioni sulla partita dell’Olimpico. Un affetto indimenticato per entrambe le piazze, visto che con i biancocelesti ha esordito in massima serie, mentre in Liguria ha conosciuto tanta passione e voglia di calcio lasciando un pezzo di cuore. Ecco le sue parole.
Sullo Spezia
Il cammino è cominciato con un consolidamento, mantenendo la categoria migliorandosi e soffrendo il meno possibile. La Lazio ha invece cambiato molto a livello mentale soprattutto nella conduzione tecnica della squadra e nell’approccio fuori e dentro il campo per raggiungere palcoscenici importanti. Agli aquilotti l’arrivo di Gotti, rispetto a Motta, ha dato maggiore solidità. Lo scorso anno lo scopo era quello di attaccare con giocatori in grado di fare male, mentre ora c’è anche più solidità difensiva come era stato anche all’Udinese.
Sulla gara
Non sarà facile per la Lazio, tutt’altro. Sarà una partita fisica e difficile: la Lazio è sicuramente più forte, ma ritengo che lo Spezia abbia dimostrato di poter limare il divario marcato che tutti pensano ci possa essere. Gotti non verrà a Roma a fare la vittima sacrificale, sarà il campo a parlare determinando le gerarchie. Le partite vanno giocate. E molto dipenderà anche dal possibile impiego di Ciro Immobile.
Su Provedel
Io ho seguito la vita allo Spezia di Provedel. A me aveva colpito tanto quando nel suo periodo in Liguria: aveva avuto una vicissitudine con il Covid, poi è rientrato ed è finito in panchina e, come se non bastasse, si è infortunato. Nonostante questo periodo è riuscito a rientrare con calma e pazienza e riprendersi il posto da titolare. Ovviamente i tifosi della Lazio quando hanno sentito il suo nome, essendo abituati a giocatori di alto livello, avevano qualche dubbio, ma io ho sempre pensato che fosse un portiere attento, concreto, poco appariscente e che sa guidare molto bene la difesa. Questo lo si nota anche nella serenità e la fiducia che ha la squadra nei suoi confronti. Nella partita giocata contro il Midtjylland, in Europa League, lui non ha mai dato la sensazione di essere sopraffatto, anzi ha limitato ancora di più il passivo con due o tre parate. Alla Lazio serviva tanto un portiere così.
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