Il commento: “Lazio-Spezia è un monologo troppo facile”

Vi proponiamo un estratto del commento di Paolo Ardito questa mattina su Il Secolo XIX a seguito della partita delle Aquile sul campo della Lazio:

L’anno scorso sei reti, quest’anno quattro. Lo stadio Olimpico è campo minato per lo Spezia. E anche ieri per gli aquilotti è stata una partita da elmetto e granate modello Sturmtruppen, perché questa volta la truppa di Luca Gotti schierata al fronte si arrende con troppa facilità al nemico. La trincea che prepara l’allenatore aquilotto non regge all’onda d’urto degli avversari. Lo schieramento sulla fascia sinistra di Kiwior è una strategia suicida. Non soltanto perché sottrae alla difesa il suo leader, ma anche perché il polacco non riesce a restare neppure sulle orme di Felipe Anderson. […] Insomma è un monologo Lazio con lo Spezia che si rianima un poco soltanto nel finale di tempo con un rasoterra a fil di palo di Bastoni e una girata di testa di poco alta di Cadara. Troppo poco per sperare di impensierire questa Lazio. Dal canto suo, però, va detto che lo Spezia si è presentato all’Olimpico senza Reca, Hristov, Sala e Kovalenko e almeno altrettanti calciatori in precarie condizioni fisiche.

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