Il prossimo avversario dello Spezia in trasferta sarà uno di quei club neopromossi che tanto spera di mantenere la categoria. E a conti fatti è forse quello dei tre che possiede anche la maggiori chances di farcela. La Gazzetta Dello Sport dedica un focus al Monza, reduce da un cambio in panchina e da una svolta assoluta in termini di risultati.
Scelta italiana…
I biancorossi sono la squadra che schiera più italiani (72,4% dei minuti giocati), 8 su 11 in campo nell’ultima gara con la Sampdoria, alla fine diventati 12 su 16 complessivi. Berlusconi e Galliani avevano chiarito i motivi della scelta, una filosofia precisa del patron, che risale ai tempi del Milan. Inserimento più facile, ma anche spirito di aggregazione. Dei 16 giocatori arrivati in Brianza, soltanto tre non sono tricolori: Pablo Marì, Marlon e Bondo. Oltretutto, l’idea è quella che Mancini possa sempre più guardare alla squadra di Palladino per le sue convocazioni e qualcuno già c’è: Pessina, Cragno, Caprari e Petagna, Rovella che già conoscono la maglia azzurra. Ma anche i giovani Ranocchia, Sorrentino e Vignato, già nel giro dell’Under.
…E gol italiani
L’utilizzo massiccio di connazionali si traduce in… gol italiani. Dei 7 messi a segno finora, soltanto Gytkjaer e Mota Carvalho sono stranieri: 2 di Sensi e una a testa per Caprari, Colpani e Pessina. Palladino si affiderà all’ossatura italiana, quindi, per inseguire la salvezza e intanto ha concesso ben due giorni di riposo ai suoi in vista dello Spezia.
QUI MONZA: IN DUE ANCORA AI BOX
LO SPEZIA RITROVA CIURRIA DA AVVERSARIO