Se dal punto di vista tecnico di scommessa non si può parlare – conoscendo già le ampie qualità del giocatore – di scommessa (vinta) si può invece discutere a livello psicologico. Perché Mbala Nzola è un lontanissimo parente di quello spento e abulico della scorsa stagione. E il primo ad essere certo della sua rinascita è stato da sempre Luca Gotti, cui va dato ampio merito nel recupero del calciatore. Da subito ha messo in chiaro la fiducia al suo attaccante facendo di tutto per recuperarlo e fargli sentire l’importanza nella squadra dopo un’annata di rapporti tesi. Solo un anno fa di questi tempi il centravanti era già ai margini, con valigia pronta in direzione Turchia. Ora, invece, è uno dei protagonisti imprescindibili del nuovo Spezia: 5 gol già messi a segno fra campionato e Coppa Italia, in una partenza che si avvicina molto a quella di due anni fa, conclusa con 11 reti in Serie A.
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Nzola, specialmente con l’ultima intervista, ha fatto definitivamente pace anche con la tifoseria, che sa quanto siano importanti i suoi gol per conquistare l’obiettivo salvezza. Ad oggi è l’unico elemento di peso in zona offensiva in rosa e viste le prestazioni il suo valore sta crescendo notevolmente di partita in partita. La Nazione ricorda come diversi club italiani ed esteri lo abbiano attenzionato, vista anche la sua scadenza di contratto a giugno 2023. Tradotto, da gennaio potrebbe diventare un affare per numerosi club, ma fra l’agente Branchini e lo Spezia c’è una sorta di gentlemen agreement, con priorità al rinnovo. In estate, si legge, le parti hanno già avviato una discussione per la nuova firma, comunque legata al rendimento del giocatore e al suo comportamento. Il nuovo uomo mercato Macia ha fra le proprie priorità quella di affrontare il rinnovo di Nzola entro la fine dell’anno. Fra la fine di novembre e il mese di dicembre, durante la lunga pausa mondiale, potrebbe essere il momento decisivo.