Gotti VS Alvini, rischio e gol: la sfida finisce in parità

La Gazzetta Dello Sport dedica un approfondimento al match fra Spezia e Cremonese di ieri, evidenziando come un punto per uno solitamente scontenti entrambi, ma non questa volta. Le due squadre offrono un bello spettacolo di calcio e tante emozioni, tanto che i due tecnici devono ritenersi soddisfatti. Gotti ha fatto valere ancora la legge del Picco (Spezia imbattuto), mentre Alvini non ha vinto ma ha mosso la classifica con fiducia nel suo gruppo. La sua squadra ha fatto la prestazione e i 24 tiri effettuati sono un record per i grigiorossi e per una neopromossa.

Uno a uno

Una sfida nella sfida è stata anche quella fra centravanti, finita in parità. Dessers e Nzola colpiscono entrambi, con le loro caratteristiche: rete di rapina per il nigeriano, di prepotenza quella dell’angolano. Il centravanti grigiorosso ha dimostrato di essersi sbloccato davvero e che i gol li sa fare, quello spezzino ha toccato l’impressionante cifra di 900′ giocati: insostituibile. E ormai si sprecano i meriti di Gotti nel riabilitarlo del tutto.

Voglia di cambiare

Le tante assenze hanno spinto il tecnico aquilotto a modificare l’assetto tattico del suo Spezia, ritrovando una difesa a quattro, inedita in questa stagione ma fondamento della salvezza nella scorsa. Amian terzino, Holm avanzato: mozza azzardata, ma chi non risica…
Alvini non stava meglio, soprattutto in difesa: scelta quasi obbligata quella di Carnesecchi dopo l’infortunio alla spalla, anche qui giusta. Il portiere dell’Under 21, fermo da inizio giugno, è stato il migliore in campo. Quando ci sono giocatori così rischiare è più facile.

GOTTI: “PRESO UN GOL BALORDO. HOLM? LO AVEVA DETTO…”

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