Lo Spezia entra in un vero vortice di partite a 25 giorni dalla pausa Mondiale. Sei partite in meno di un mese, in media una ogni quattro giorni. Nella pratica, Spezia-Brescia di Coppa Italia (domani) rispetta questo ruolino di marcia, ma fino al 13 novembre, data di Verona-Spezia, sarà un tam tam martellante. La partita di domani mette in palio una suggestiva sfida all’Atalanta a gennaio, ma più in generale – scrive Il Secolo XIX oggi in edicola – sarà una gara di nervi niente male per Gotti e i suoi ragazzi.
Gare delicate
Nel mezzo ci sono due scontri diretti veri e propri per la salvezza, entrambi in trasferta a Salerno e Verona. Non solo: la sfida alla Fiorentina dell’ex Italiano e quella all’Udinese, che Gotti ricorda ancora molto da vicino, senza contare la partita – sulla carta proibitiva – contro il Milan a San Siro. E prima la Coppa Italia: come insegna la scorsa stagione (giusto un anno fa nella pessima partita con il Lecce) una competizione in cui c’è molto da perdere e poco da guadagnare.
Turnover
Possibile che ci sia qualche cambio nella formazione, con l’inserimento di alcune seconde linee, soprattutto Ferrer o Strelec, con magari Maldini in campo dall’inizio. La squadra si è allenata da subito ieri dopo la gara con la Cremonese e lo farà anche oggi con menu simile. Reca potrebbe tornare fra i convocati per la partita dell’Arechi, ma è evidente che l’obiettivo sia quello di concentrarsi fortemente sul campionato. Anche il Brescia non è in un grande momento, tanto che perdere significherebbe creare ulteriori dubbi nel momento della stagione. Il campionato è ovviamente il vero obiettivo, vedremo se anche questa volta il fattore Picco potrà fare la differenza.
Problemi comuni
Ma il Brescia dall’altra parte non sta meglio. Dalla Lombardia sono attesi circa 300 tifosi, per una squadra reduce dalla sconfitta di Cagliari. La squadra, costruita per salvarsi in maniera tranquilla, non è sotto contestazione, ma al rientro ha avuto un confronto con i supporters che hanno chiesto di dare tutto proprio nella trasferta di Coppa Italia. Anche perché un possibile derby con l’Atalanta fa gola. Gli stimoli, dunque, sono forse più di parte Rondinelle che non Aquile, che potrebbero anche limitare il turnover per giocare una gara vera. Alla ripresa degli allenamenti ieri, però, Clotet era ancora out per influenza ed è stato il vice Gastaldello a dirigere la seduta. Probabile che sia proprio lui a guidare la squadra al Picco, in un incrocio curioso: l’ex difensore in estate ebbe più di un contatto con Luca Gotti, che gli propose un ruolo da secondo proprio allo Spezia, ricevendo un diniego. Ora ecco il possibile confronto da avversari.
SPEZIA, KOVALENKO VA KO: SI RIVEDE NEL 2023
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