Sulle pagine del Corriere Della Sera oggi in edicola troviamo un’intervista a Philip Platek, presidente dello Spezia Calcio, che spiega la sua passione per il calcio e il progetto del club di Via Melara. 22 stranieri in rosa, una vocazione internazionale e il recente arrivo di Macia nell’area tecnica, che aiuterà a progredire a livello successivo. Il presidente racconta il rapporto fra la proprietà americana e la città, non l’unica in Italia: “La Serie A è quella con i margini di crescita maggiori, ha marchi ben riconoscibili dei grandi club e giocatori di alto livello. La Premier è lontana, ma questo è il posto giusto. Il calcio italiano può tornare agli antichi splendori“.
Progetto
“Vogliamo portare le famiglie allo stadio, puntare sui bambini. Stiamo migliorando il Picco, vogliamo che sia un boutique hotel, piccolo ma confortevole. Con gli altri presidenti parliamo di come migliorare la governance, gestire un business miliardario come una azienda e promuovere il prodotto, che è buono. Dobbiamo migliorare anche nella vendita globale dei diritti” spiega ancora Platek. I rapporti sono ad oggi buoni con tutti, anche con le proprietà non americane, anche se “con Lotito non è stato così divertente negoziare per la vendita del nostro portiere (Provedel n.d.r.), ma fa parte del gioco“.
Futuro
La strada tracciata è già chiara: l’obiettivo è essere responsabili, non agire di pancia ma puntare alla sostenibilità economica. Lo Spezia ha dovuto far fronte anche al blocco FIFA sul mercato: “Ottenere la riduzione non è stato facile, ma fondamentale“. Quindi, Platek ribadisce il target dello Spezia: “Restare in Serie A, allargare il marchio, diventare solidi e affidabili. Come? Trovando buoni giocatori, facendoli crescere e rivendendoli. Stiamo facendo un buon lavoro” la sua convinzione. Poi, l’americano ricorda la provenienza e la passione per il calcio: dal Bronx e da tanti “vicini” italiani, la cultura del pallone è sempre stata di famiglia, tanto che “capiamo quella dei tifosi che ci fermano per strada“.
Mercato
Infine, ecco anche le questioni di casa. A partire dalla scelta di Gotti per il dopo Motta: “Un gentleman e un insegnante con i giovani, fondamentale per alzare il livello” lo definisce. E poi la campagna di rafforzamento: “Non pensiamo soltanto all’estero, siamo agnostici su questo. Cerchiamo il miglior rapporto qualità-prezzo, senza preclusioni per nessuno“.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
GOTTI: “BENE IL RISULTATO, MA DOBBIAMO CRESCERE. PER SALERNO NESSUN RECUPERO”
Votate i vostri tre migliori di Juve Stabia-Spezia
- P. Esposito (28%, 208 Votes)
- S. Esposito (19%, 137 Votes)
- Hristov (15%, 110 Votes)
- Di Serio (9%, 64 Votes)
- Čolak (7%, 50 Votes)
- Wisniewski (5%, 39 Votes)
- Gori (5%, 36 Votes)
- Elia (4%, 29 Votes)
- Candelari (3%, 19 Votes)
- Mateju (1%, 10 Votes)
- Nagy (1%, 8 Votes)
- Cassata (1%, 7 Votes)
- Bertola (1%, 6 Votes)
- Degli Innocenti (0%, 3 Votes)
- Vignali (0%, 3 Votes)
- Soleri (0%, 2 Votes)
Total Voters: 279
Mah…certo per Spezia va bene anche questo. Bacino di utenza piccolo, giro di affari limitato. Restare in A è la vittoria più grande che celebriamo ogni anno. Ma prendere Dentello Azzi era così costoso? Mah….