Scontri diretti fondamentali: il 4-3-3 modulo migliore?

Sulle pagine de La Nazione oggi in edicola troviamo un approfondimento sul momento delle Aquile, reduci dal KO di Salerno. Una situazione delicata, che urge di un’inversione immediata di tendenza, a partire già dalla prossima sfida con la Fiorentina. Il quotidiano sottolinea come manchino punti negli scontri diretti, che invece furono decisivi nella stagione precdente. Un solo punto conquistato in tre partite dà la sensazione di dover rimediare da subito.

Calendario sfavorevole

A partire proprio dalla partita contro la Fiorentina (reduce da una notte di polemiche per la partita con l’Inter), che sarà anche reduce dalla Conference di giovedì. Saranno punti pesanti quelli in palio nelle ultime quattro partite, ma intanto bisogna ripartire dopo il KO di Salerno.

Modulo e tattica

Come si legge, lo Spezia non è adatto per il 3-5-2, per undici partite che hanno già mostrato più di un chiaro indizio: ci sono troppi giocatori che probabilmente non rispecchiano le caratteristiche ideali che Gotti si aspetta. Il caso emblematico è Gyasi, che fa fatica da punta mentre da esterno d’attacco ha sempre reso meglio. Da seconda punta ha fatto meglio Strelec, che quando è entrato ha subito dialogato bene con Nzola. Forse il 4-3-3 potrebbe essere l’assetto giusto per dare più ampiezza alla manovra e lanciare negli spazi i giocatori, un elemento su cui riflettere secondo il giornale. Poi, si fa riferimento ad altri due malus: i cali fisici nei secondi tempi e la gestione dei cambi.

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