Si riaccendono le discussioni in casa Juventus, con dei virgolettati tracciati in merito quanto accaduto nei mesi passati. Tempo fa, il presidente Andrea Agnelli informava tutti in una mail del 20 febbraio 2020, che la situazione era molto preoccupante, di meno 177 milioni e che avrebbero svolto delle manovre correttive. Meno di un mese dopo, la pandemia offre lo “scudo” dietro cui attuare la prima delle due “manovre stipendi”, in cui compare anche la carta di Ronaldo. Che non si tratti di azioni cristalline è evidente per gli investigatori, che trovano la prova del raggiro in una chat dei calciatori su Whatsapp. Queste le parole di Giorgio Chiellini: «Ragazzi state tranquilli, vado dal presidente e firmo una scrittura a garanzia», avvertendo però i compagni che sarebbe poi uscito un comunicato stampa diverso da quanto raccontato, per questioni di Borsa, invitandoli anche «a non parlarne» con i giornalisti. I calciatori avevano accettato di ridursi gli stipendi togliendo quattro mensilità, ma sulla base degli accordi raggiunti, la Juventus si impegnava a pagarne ugualmente tre negli anni successivi. Ma come scrive La Repubblica, il caso più eclatante è quello di Cristiano Ronaldo, con il mistero dei 19 milioni di euro che ancora la società gli dovrebbe pagare in base a quella «carta che deve rimanere segreta». Così, quel debito pesante e ancora in sospeso rischia di essere una bomba ad orologeria per la Juventus, capace di scoppiare da un momento all’altro.
27 Ottobre 2022 - 13:11
Juventus, spunta una chat di Chiellini: “L’accordo sarà diverso, ma non parlate”
