Il Secolo XIX oggi in edicola mette a confronto due dei protagonisti di Spezia-Fiorentina, i due artefici della partita dalla panchina: Vincenzo Italiano e Luca Gotti. Due tecnici profondamente diversi, sia nello stile che nelle idee, che al Picco si sfideranno parlando due lingue opposte, derivate da origini altrettanto distanti. Un fattore comune, fra i pochi, sarà la storia recente dello Spezia, che accomuna entrambi.
Il ‘fluido’ Italiano
Proposta di gioco ambiziosa, fattibile anche dalle squadre non big, composto da idee e metodologia applicabili anche in una cosiddetta piccola, giocando un calcio che attrae. Paziente possesso palla, densità sul lato forte attaccando la fascia opposta, superiorità fatta dall’occupazione degli spazi. Lo Spezia di Italiano (ma anche la Fiorentina) puntano sul recupero del pallone in zone avanzate del campo, spingendo spesso gli avversari all’errore. È un calcio ambizioso, ma che ha anche dei limiti: la minima imprecisione porta al contropiede, spesso fatale. Ma Italiano allo Spezia non ha mai stravolto i suoi principi, esportandoli poi anche in Toscana, centrando il settimo posto che vuol dire Europa. E anche oggi i viola hanno il miglior possesso palla della Serie A.
Il ‘solido’ Gotti
Per Gotti, invece, vale un discorso diverso. Il suo percorso nasce da tattico (fra i migliori in assoluto), anche se ancora non ha forse espresso allo Spezia tutto il suo potenziale. Il 3-5-2 di Udine se lo è portato dietro, imponendolo ad una squadra abituata al 4-3-3, per una squadra ancora in fase di costruzione che registra il secondo peggior attacco (in buona compagnia), il portiere più impegnato (con Montipò del Verona) e segna con soli tre uomini. Il nuovo Spezia è prudente, più attento in difesa e l’aplomb dell’allenatore è spesso amato da calciatori e staff. Domani si sfideranno sul prato verde del Picco e la partita racconterà una storia importante: Italiano può affondare o far ripartire lo Spezia, Gotti può affondare o far ripartire la Fiorentina.
GYASI: “ARRABBIATI, VOGLIAMO VINCERE. SERVIRÀ IL NOSTRO PICCO”