Gotti: “Caldara in netta crescita. Nzola? Deve imparare una cosa”

L’allenatore dello Spezia Luca Gotti ha parlato anche in conferenza stampa dopo la partita contro l’Udinese. Ecco le sue considerazioni: 

Sul ruolo di Ampadu

“Ampadu a centrocampo? Vediamo, è una situazione che va valutata di partita in partita. Oggi Ampadu ha avuto una grande capacità di fare bene sia nel primo tempo che nel secondo. Ho preso questa decisione perché Bourabia per 90′ non aveva ancora recuperato al meglio da sabato sera ed era anche ammonito. Non volevo che perdendo lucidità andando avanti nella partita si mettesse in discussione il risultato, così come ho fatto dopo con Kiwior. Non volevo essere beffato da questa situazione”.

Sul momento della squadra

“Abbiamo un’identità di gioco sempre più consolidata. Il fatto che sbagli le occasioni è perché le hai. Stiamo iniziando a produrre in modo diverso. Non è facile contro una squadra come l’Udinese riuscire a giocare in questo modo, soprattutto dopo tre sconfitte consecutive. L’azione del gol loro ha rischiato di ucciderci mentalmente, perché all’inizio avevamo avuto tre occasioni consecutive nella stessa azione per far gol”.

Sulle scelte arbitrali

“Ogni partita è fatta di situazioni. A Milano avevo visto chiaramente la spinta di Theo Hernandez, Giroud che prende per il collo un giocatore. Oggi come fai a dire all’arbitro che era rigore. La valutazione era la sua e non l’ha visto. Quella che invece è una valutazione più oggettiva è il secondo giallo, perché fare 64′ in 11 contro 10 cambia tutto”.

Sulla mentalità

“Nzola dovrebbe imparare a fare i gol facili. Sembra una qualità da poco ma non lo è. Alcuni se li è inventati lui ed è stato bravo, ma deve migliorare in questo. Verde non si aspettava di giocare dall’inizio, perché sta facendo un percorso di recupero preciso. Si vedono dei lampi, ma ancora pecca nella continuità. Come squadra abbiamo pochi gol addosso, ma adesso ci stiamo mettendo nelle condizioni di farne di più”.

Sulla condizione fisica della squadra e Caldara

“Caldara si merita questo momento, soprattutto per la sua professionalità. È un ragazzo che si è presentato in condizioni fisiche difficoltose, ha giocato anche in condizioni fisiche difficoltose ed è uscito più volte dagli undici titolari. Però ha continuato a lavorare con serietà, con un carattere e uno spirito come se fosse il capitano. Già sabato aveva giocato bene, così come contro la Cremonese. Lui preferisce giocare al centro dei tre di difesa, si vede che si sente più tranquillo. Continuità fisica precaria? È chiaro, ma siamo cambiati radicalmente rispetto all’inizio. Prima non reggevano i secondi tempi, adesso le partite sono differenti”.

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