Non si placano gli strascichi di un Mondiale in Qatar che non sta riscuotendo particolare successo in tema di censure e diritti umani. La protesta di oggi della Germania è certamente stata un primo passo, ma proprio sull’onda della presa di posizione tedesca, il Codacons ha deciso di rivolgersi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. La richiesta è quella di aprire un procedimento nei confronti della FIFA e degli stati che praticano comportamenti lesivi della dignità umana.
La nota
Come noto la FIFA, sotto pressione del Qatar, ha vietato ai giocatori del campionato mondiale di calcio di indossare la fascia “One Love”, di fatto impedendo agli atleti, che sono prima di tutto persone, di esprimere liberamente il proprio pensiero e la propria opinione. Una censura che viola i più basilari diritti umani previsti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che agli articoli 9 e 10 dispone che “Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione”; “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.