Sulle pagine de Il Secolo XIX troviamo un’intervista a Massimiliano Mazzei, spezzino di provenienza che nel Mondiale di Russia 2018 è stato nello staff tecnico del Perù. Un lungo viaggio fino ad entrare nel calcio che conta, cominciato nel 2008 dagli studi sulle performances sportive, sul recupero psico-fisico e cognitivo.
Occhi sul Mondiale
Ai taccuini del quotidiano ha parlato delle prestazioni degli aquilotti in Qatar, partendo dal Galles: “Ho visto un Ampadu molto meglio rispetto allo Spezia. Sicuramente il contesto e l’entusiasmo sono diversi, ma ha mostrato grande attenzione contro gli USA” dice. Parole interessanti anche su Kiwior, con il polacco fra i giocatori più attenzionati della rassegna: “Ottima la sua prestazione, contro un avversario tosto come il Messico che non fa mistero di volersi qualificare agli ottavi. Si è difeso ottimamente contro i forti attaccanti centroamericani” le sue parole.
Difficoltà
Un’investitura ulteriormente importante, visto molte delle big hanno avuto più di un problema con le prime gare del Mondiale. Argentina e Germania su tutte: “Una ragione può essere la preparazione che punta alla migliore condizione per i primi di dicembre. Poi i sudamericani hanno tanti campioni ma pochi leader in campo mentre i tedeschi sono orfani di un vero attaccante centrale dopo Klose“. Infine, Mazzei svela la ricetta per trionfare in un torneo come questo: “Oltre alla fortuna, anche il recupero psicofisico e nervoso sono elementi fondamentali” spiega.
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