Il Secolo XIX oggi in edicola si dedica alla situazione di Nzola, che è in assoluto divenire visto il contratto in scadenza nel prossimo giugno. Ma la certezza – si legge – è che l’attaccante è e resterà allo Spezia. Macia aveva mostrato fiducia per la buona riuscita dell’operazione, per un contratto tutto da rileggere perché pieno di bonus e cavilli e stipulato in precedenza.
Quella clausola
Come rivela il quotidiano, nella prima settimana del 2020 alla concessione dello svincolo dei giocatori trapanesi, Nzola firmò con lo Spezia un triennale da 450.000 euro netti a stagione più bonus. Ma c’era un’opzione, che il club farà attivare: la società può infatti far scattare un diritto entro dicembre-gennaio con un semplice veramente al giocatore, di fatto garantendosi l’opzione per il prossimo giugno 2023. Una mossa che farebbe di fatto scattare il rinnovo unilaterale per almeno un’altra stagione, con un aumento di ingaggio già concordato attorno ai 700.000 euro. Di fatto, si legge, la stessa situazione che accomunò Provedel, con un diritto di opzione fatto scattare anche senza rinnovo. Della possibilità erano ovviamente a conoscenza i dirigenti che stipularono l’accordo, Meluso in testa.
Penso che dobbiamo tutto ad Angelozzi, invece, è lui che l’ha preso dopo che si era svincolato dal Trapani.
Meluso solo qualche giorno fa dichiarava che lo Spezia aveva sbagliato a non rinnovarlo, evidentemente non aveva neanche letto il contratto.