Un saluto commosso e una cornice come quella che ha accompagnato la sua presenza a Spezia. Così ieri pomeriggio la città ha salutato il Guerriero Renato Dainese, scomparso troppo presto in seguito a una lunga malattia. A presenziare alla cerimonia c’erano tutti, a partire dagli ex compagni di squadra di quegli anni ’80, che hanno portato il feretro in spalla fin dentro la chiesa. La Nazione ha raccolto varie testimonianze degli ex aquilotti presenti.
Lacrime e commozione
A cominciare è Sergio Ferretti, che ricorda un ragazzo generoso e altruista, un duro colpo per tutti la sua scomparsa. “L’8 dicembre avremmo dovuto festeggiare tutti insieme il Natale a Porto Venere e invece ci ritroviamo qui a salutarlo per l’ultima volta. Renato era legatissimo a Spezia e alla maglia bianca” le sue parole. Prosegue Andrea Telesio, altro storico compagno: “Un grande amico per me, ci mancherà tanto. Con Spezia aveva mantenuto un affetto immenso” racconta. “Un fratello, abbiamo fatto con lui la storia dello Spezia – dice invece Rosangelo Colombo – tanto che ci manifestò la voglia di venire ad abitare qui e il desiderio di esserci sepolto“. Quindi anche i pensieri di Sergio Borgo e Marco Tarasconi: “Un ragazzo che aveva un sorriso contagioso” riferisce l’ex capitano, “uno con la maglia bianca tatuata sul petto” dice invece l’ex attaccante. Infine le belle parole di Alberto Boggio: “Era il nostro Guerriero, mai domo e positivo anche nelle difficoltà. Incoraggiava i compagni per condividerne le gioie. Spero che il suo attaccamento allo Spezia possa essere di esempio per tutti, presenti e futuri”.