Il centrale dello Spezia Mattia Caldara ha raccontato le sue impressioni sul momento personale e della squadra ai taccuini de La Nazione. Il giocatore si sta preparando con il resto del gruppo prima per la tournée spagnola e poi per la ripresa del campionato il prossimo 4 gennaio al Picco contro l’Atalanta. E nonostante le 115 presenze in Serie A, l’entusiasmo non manca mai: “Voglio continuare nel buon trend delle ultime prestazioni – racconta – per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza, sperando che lo Spezia mi riscatti dal Milan. Vorrei cominciare un ciclo importante qui“.
Crescita
Un inizio un po’ balbettante per lui, poi il livello si è gradualmente alzato fino a ritagliarsi un posto da titolare. Nove presenze nelle prime quindici gare per quasi 600′ giocati: “Ero consapevole che avrei fatto un po’ fatica all’inizio con i compagni essendo un giocatore nuovo. Strada facendo ho poi capito cosa chiedesse Gotti e sono entrato nei meccanismi” la sua disamina. Caldara sa giocare sia centrale che laterale, ma con preferenza per il primo: “Lì ho giocato la parte migliore della mia carriera e sono nella mia zona di comfort – spiega – anche se posso pure adattarmi come terzo a destra“.
Come a casa
In pochi mesi, l’ex Atalanta e Juve si è trovato bene nell’ambiente cittadino e di squadra. Una cita piccola in cui ci si sente importanti: “Gli spezzini mi stanno facendo sentire parte integrante della città. Amo la tranquillità e la serenità che si respirano, le bellezze del paesaggio e il mare“. Mica poco. E poi c’è il campo, con la vittoria di Verona che ha dato più di un sorriso prima della pausa, con la certezza che ora servirà rientrare più agguerriti che mai: “La sosta ci aiuterà ad essere ancora più in sintonia, per ripartire alla grande. Vengo dall’esperienza negativa a Venezia e fino a quando non c’è la certezza matematica non bisogna sentirsi tranquilli. Ogni partita dovrà per noi essere decisiva” la sua ricetta. Poi, Caldara affronta anche il tema futuro, visti i tre milioni di euro di riscatto fissati dal Milan: “Mi trovo bene, mi piace stare qui e a livello fisico non ho più problemi. Voglio mantenere la categoria e spero in un riscatto per iniziare un ciclo importante“. Infine, nonostante una media piuttosto bassa di spettatori al Picco, c’è il fattore campo: “Le sensazioni che ci trasmettono i nostri tifosi sono una magia, il calore si amplifica. Quando giochiamo in casa siamo consapevoli di poter battere chiunque“.