Giocherà le semifinali con la sua Croazia da giocatore del Sassuolo (unico presente), ma con il successo sul Brasile ha fatto sorridere non poco anche lo Spezia. E ora insegue con la sua Nazionale un’altra storica finale, Argentina permettendo. Proprio lui che quattro anni fa vedeva le imprese di Modric e compagni in Russia dal ritiro dello Spezia, oggi è invece protagonista. “Siamo un gruppo meraviglioso, si vede in allenamento. Andiamo tutti a mille per aiutare i titolari, se poi qualcuno entra dalla panchina è prontissimo. È un mix perfetto e ci sentiamo in simbiosi con la nostra terra e il nostro popolo” racconta a La Gazzetta Dello Sport.
Concentrazione
Una vittoria contro il quotato Brasile non è da tutti, poi il festeggiamento con le famiglie. Erlic spiega come nonostante il giorno libero i giocatori si siano comunque ritrovati in palestra, con la mentalità giusta e Modric capofila. “Merita di vincere il Mondiale, mi viene la pelle d’oca se penso a come guida i giovani o come sta con il gruppo” spiega. Ancora zero minuti per l’ex Spezia, che però esalta Gvardiol: “Come se fosse mio fratello, sono strafelice per lui, può fare una carriera da fenomeno. Se mi capiterà di giocare un minuto darò comunque tutto me stesso“.
Mentalità
“Supplementari? Se non puoi vincere una partita, non devi perderla. Ragioniamo così ogni volta, provando a vincere ma avendo l’intelligenza di adattarci e capire ciò che serve per raggiungere lo stesso il risultato“. Eccola la ricetta della Croazia che sogna la finale, con un Petkovic in più: “Gli ho mostrato una foto di quando era all’Entella – sorride Erlic – e gli ho detto ‘tu giocavi in B e adesso ci fai andare in semifinale al Mondiale“. Infine, i consigli di Dalic, che si conferma un maestro e un padre e che invoca sempre la fiducia in se stessi.