Con la riapertura ufficiale dell’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus potrebbero materializzarsi risvolti fin qui impronosticabili. In queste ore la Corte d’Appello ha già fissato data e orario dell’udienza: appuntamento a venerdì 20 gennaio alle 12.30. Se il ricorso sarà giudicato ammissibile, prenderà il via il processo plusvalenze bis. In prima istanza furono assolti tutti e 61 gli indagati, con oltre 2 milioni di multe stracciate e 458 mesi di inibizione cancellati. Infine, oltre 11 club coinvolti sono usciti puliti.
Tutto in gioco
Con la riapertura del faldone, però, potrebbe riaprirsi tutto. Come scrive il Corriere Dello Sport, la Procura contesterà la violazione degli articoli del codice della giustizia sportiva 4.1 (correttezza), 31 (illecito amministrativo) e 14 (aver introdotto altri a violare le norme). La Juventus sarebbe ovviamente la prima indiziata a rischiare da una consistente ammenda fino all’esclusione dal campionato ed è possibile – si legge – che questa volta possano arrivare anche dei punti di penalizzazione nel campionato in corso. Per arrivare alla radiazione, di fatto, bisognerebbe dimostrare che l’alterazione dei valori di mercato fosse servita non solo per i bilanci ma anche per alterare i parametri di iscrizione alla Serie A.
Occhio alla bufera
Con i bianconeri ci sono anche altri otto club: Empoli, Genoa, Novara, Parma, Pescara, Pisa, Pro Vercelli e Sampdoria. Non il Napoli né il Chievo, inizialmente coinvolti, ma che non hanno avuto affari con la Juve nel nuovo filone di indagine. E allora attenzione all’effetto domino che dal 20 gennaio potrebbe verificarsi (qualora venga dato l’ok alla ammissibilità del ricorso) e che potrebbe ridisegnare in maniera anche importante le classifiche dei campionati di Serie A, B e C.