Luca Gotti, intervenuto a un evento dedicato agli sponsor dello Spezia Calcio, ha trattato tanti temi legati allo Spezia e al calcio in generale, in un discorso molto interessante sulla gestione dello spogliatoio e della squadra.
Mondiale e gestione dello spogliatoio
Sono stato orgoglioso di avere due calciatori impegnati nella sfida. Nelle categorie inferiori ci sono tanti ottimi giocatori e la differenza non è l’aspetto fisico o tecnico, ma quello mentale. La vera differenza del calciatore di A rispetto a chi ancora non è pronto è l’attitudine mentale. Il percorso è quello che ha aiutato ad essere ciò che si è oggi. In un certo contesto diventa un rinforzo avere una mentalità che fa crescere. Allo Spezia abbiamo tanti giocatori di nazionalità diverse, con cui cerco di parlare sempre italiano. 30 calciatori sono prima di tutto 30 persone, ma anche 30 piccole aziende, che hanno anche un certo fatturato. L’aspetto cooperativo va davanti a quello personale, ma ci sono anche tanti fattori: in campo ne mando 11, altri 5 li inserisco dopo. Miscelare l’aspetto cooperativo con quello competitivo non è facile. Importante dosare il carico cognitivo da consegnare ai calciatori. Loro sono in campo tutti i giorni e non deve essere poco né troppo. Se si mette troppa pressione “ci si gioca la partita prima”. A Maldini ho detto all’ultimo secondo che avrebbe giocato. Lo spogliatoio è sacro: se ho necessità di entrare busso, perché è casa loro e quello che succede là dentro sta là dentro. Io sono un ospite.
Direzione
Importante è interrogarsi su cosa significhi il concetto di leadership trasmesso allo spogliatoio. Mi devo chiedere se ciò che trasmetto è utile al gruppo: se ci sono alcuni che restano impuniti per certi comportamenti, il resto del gruppo sarà stimolato a seguirli e poi diventa complicato arrivare a un obiettivo comune. Questo vale nel calcio ma in generale in tutte le aziende: allora serve creare un modello che stravolga il precedente per fare davvero la differenza.
È un discorso, giusto con parole di un certo livello tecnico e rispetto per lo spogliatoi e soprattutto per l’uomo, complimenti a mister Gotti!!