Si è concluso un 2022 denso di gioie per i colori dello Spezia. L’impresa della seconda salvezza consecutiva a corredare la seconda parte di anno ha fatto il paio con i 13 punti conquistati in 15 gare. Come ogni fine e inizio anno che si rispetti stiliamo una speciale classifica dei Top e dei Flop del 2022 che ci ha salutato, provando a prendere in considerazione tutto l’arco dell’anno solare e tenendo conto della grande crescita in maglia bianca. Abbiamo volutamente escluso Daniele Verde, nella seconda metà della scorsa stagione decisivo e in questa fermato da più di un problema fisico, così come Mbala Nzola, oggi decisivo ma protagonista in negativo da gennaio a giugno scorsi. Abbiamo provato a stilare la nostra personale mini-classifica, senza nulla togliere agli altri protagonisti della rosa, concentrandoci esclusivamente sulle prestazioni in campo e sulle qualità.
Jakub Kiwior
Il suo nome è ormai sulla bocca di tutti. La continuità, il rendimento sempre al top e la sicurezza che sta riuscendo a dare al reparto difensivo sono un valore aggiunto per lo Spezia. Nel corso degli ultimi mesi ha saputo prima adattarsi a mediano di centrocampo nella gestione Motta, prendendo confidenza con la Serie A, mentre con Gotti ha ritrovato il suo ruolo ideale al centro della difesa. La convocazione per il Qatar impreziosisce ulteriormente il suo curriculum e lo Spezia conta già le pretendenti per giugno, con la consapevolezza di un valore più che triplicato rispetto al suo arrivo in Italia. La sua presenza è ormai una costante, è diventato un elemento imprescindibile per la squadra e non ci sono dubbi sul fatto che in pochi mesi sia diventato uno dei top di categoria.
Simone Bastoni
Impossibile non inserire lo spezzino nel novero dei migliori dell’anno. Corsa, tecnica e pure gol nel suo identikit, per un calciatore che ha continuato a sposare il progetto bianco con abnegazione e perseveranza, adattandosi dalla corsia sinistra alla zona mediana del centrocampo. Tre reti e quattro assist nella scorsa stagione, con gol perlopiù pesanti: Cagliari, Venezia e Genoa se li ricordano bene, visto che i suoi sigilli hanno portato punti fondamentali alla causa salvezza. Sassuolo e Bologna le vittime di questa stagione, con un infortunio ad aver fatto concludere anticipatamente il 2022 di Basto. Anche lui è uno di quelli che dal campo non leveresti mai, per questo merita la menzione nell’Olimpo dei migliori.
Emil Holm
Uno degli ultimi arrivati, che però merita un encomio particolare. Alzi la mano chi avrebbe pensato a una crescita così per un calciatore arrivato per la prima volta in Serie A dopo un’esperienza fra Svezia e Danimarca. In pochi mesi, Holm si è preso la titolarità sulla fascia destra superando la concorrenza di Amian e del rientrante Ferrer, ha ottenuto la convocazione in Nazionale e ha attirato su di sé gli occhi della Juventus e di altre big. Giocatore dotato di gamba incredibile, velocità e ottima tecnica, capace di segnare una rete alla Cremonese e di essere uno dei protagonisti più importanti della rosa di Gotti.
Martin Erlic (menzione speciale)
Un premio “alla carriera”. Ci sentiamo di fare un’eccezione anche per un giocatore che non milita più nella squadra della città, ma solo perché davvero meritata. Dopo 88 partite, Erlic ha cambiato destinazione della sua esperienza in Serie A, vestendo la maglia del Sassuolo e riuscendo a trovare un minutaggio importante anche in Emilia, ma deve ringraziare lo Spezia per aver creduto in lui. Non manca mai di sottolinearlo in ogni intervista, perché il suo legame con la gente del Picco è rimasto più saldo che mai, ma la convocazione con la Croazia per i Mondiali e un incredibile terzo posto conquistato ci permette di dire che il suo 2022 ha ricevuto davvero l’investitura migliore. Una seconda parte di stagione stratosferica quella della scorsa salvezza, con due reti (fondamentale quella al Cagliari) che hanno certificato una volta di più quanto Martin abbia rappresentato per questa piazza e per questa maglia.