Non solo la Juventus e l’Inter. Anche la Roma ha chiuso con un rosso record il suo 2022: come scrive il Corriere Dello Sport, per i giallorossi si è registrato un passivo record pari a -219,3 milioni, ovviamente aggiornato allo scorso 30 giugno. Con l’uscita dalla borsa non ci sono state comunicazioni ulteriori, ma è un campanello d’allarme che risuona comunque nella Capitale, visto che sarà difficile assecondare le richieste di Mourinho.
Problemi
A far crollare i dati sono stati soprattutto i ricavi, scesi ancora vista la quarta stagione consecutiva lontana dalla Champions. Sono stati circa 200 milioni e la vittoria in Conference non ha portato a introiti particolarmente significativi. Le uscite sono invece elevatissime, visto che solo le spese per il personale ammontano a 182,8 milioni. La società conta però di risalire già nel 2023, visto che nell’ultimo assetto manca una parte degli introiti da biglietteria e il rientro dalle spese Covid.
Lento risanamento
Che le casse possano risanarsi è più che altro un auspicio, anche se la sensazione è quella che serva accendere un circuito determinato dal raggiungimento di risultati sportivi per migliorare il fatturato. Tradotto: servirà una qualificazione in Champions per dare respiro alla società, anche se il traguardo non è facilissimo. I Friedkin stanno intanto permettendo la continuità aziendale con immissioni di denaro, per tenere l’indebitamento entro margini accettabili. La proprietà ha speso 740 milioni, compreso l’acquisto, in tre anni e nessuna squadra italiana ha fatto così male, Juve a parte: l’Inter è a -140, il Milan a -66,5.