La Gazzetta Dello Sport, nel commentare la sfida del Picco fra Spezia e Atalanta, riparte da indizi chiari: se avesse avuto qualche altro minuto, i nerazzurri avrebbero finito per ribaltare del tutto una partita che sembrava invece strapersa. Ma non sarebbe stato un risultato giusto, perché i rimorsi della squadra di casa valgono più dei tre quarti di partita dominata e governata. Lo Spezia ha speso tanto, tantissimo e il calo è stato evidente: Gasperini ha ridisegnato la squadra in modo più solido e riequilibrato le forze, invertendo la rotta di una partita con incisività. Anche perché sarebbe stata la quinta sconfitta nelle ultime sei partite.
I cambi contano
La differenza, scrive la rosea, l’ha fatta la panchina. Zoet e Zapata si mettono KO a vicenda, ma è l’ingresso di Hojlund a fare la differenza. L’altra sostituzione decisiva è stata quella di Pasalic, che ha ancora una volta punito le Aquile come nella scorsa stagione. E la differenza di caratura fra le due squadre è forse tutta qui. L’uscita di Nzola ha inevitabilmente sgonfiato la squadra bianca, fino a quel momento brava a sfruttare ogni momento della partita e a punire l’avversario ad ogni occasione creata.
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