Il Secolo XIX oggi in edicola dedica un focus a Salvatore Esposito, centrocampista delle Aquile che ieri ha fatto il suo esordio in Serie A dopo quello in Coppa Italia. Un debutto amaro, visto che inevitabilmente il suo errore condiziona il raddoppio di due volpi come Dybala ed Abraham, ma gli consente anche di mostrare tutta la personalità di cui dispone e la bravura nel non lasciarsi abbattere.
La lunga attesa
La Serie A sempre sognata, l’esperienza a Ferrara e a sorpresa la convocazione di Mancini in Nazionale. La massima categoria a tutti i costi, nonostante la fascia da capitano della Spal: fino a ieri, in una fredda sera di gennaio. Ha saputo aspettare fino a qui e adesso non vuole certo fermarsi: sbaglia l’appoggio subito, ma poi riconosce il calcio e il suo rumore, in un crescendo di prestazione. L’angolo che per poco Caldara non sfrutta, una bella scivolata su Zalewski, una punizione finita lontano. L’augurio è che possa essere davvero l’inizio di qualcosa di importante, con una curiosità: il 22 gennaio 2019 esordiva nei professionisti in Spal-Triestina, esattamente quattro anni dopo inizia a vivere il suo sogno.
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Verde impalpabile, fuoriforma. Esposito si di una svegliata. contro le big fai un errore e guai! Caldara proprio non riesco a capirlo.