Gli scudetti così come le salvezze non si decidono in inverno, ma il «giro di boa» è un caposaldo per gli statistici del calcio e rivela tendenze che si realizzano con buona approssimazione nella primavera successiva. Tutti i dati del girone d’andata certificano la momentanea salvezza dello Spezia ma dicono anche che ancora nulla è stato conquistato. Il confronto con la scorsa stagione è incoraggiante: due punti in più (18 contro 16) due posizioni in più (15ª invece che 17ª) e anche un punto in più sulla zona rossa (+6 sul Verona, rispetto al +5 di un anno fa su Genoa e Salernitana). Di solito almeno due delle ultime a metà cammino lasciano la compagnia a fine campionato: l’anno scorso Genoa e Cagliari andarono in B, mentre la Salernitana si salvò in modo quasi miracoloso. Quest’anno Sampdoria e Cremonese mostrano i presupposti per essere quelle due, con la situazione societaria per i blucerchiati e lo zero nella casella delle vittorie per i lombardi a fare da buon peso. Per la terza squadra che retrocederà è tutto aperto: il Verona ha dato segni di ripresa, con sette punti conquistati nell’anno solare appena iniziato.
Spezia, i numeri di questo campionato
Per non cadere in grandi sofferenze, come scrive La Nazione, lo Spezia non dovrà sbagliare gli ultimi ritocchi, dall’erede di Kiwior a un vice-Nzola affidabile. La squadra fa fatica davanti, nonostante il vice-capocannoniere del campionato lo testimonia il terzultimo posto per gol fatti (17, come Verona ed Empoli), meglio solo di Cremonese (14) e Sampdoria (8). I trenta gol subiti (come il Bologna) permettono agli Aquilotti di precedere quattro squadre, le solite più la Salernitana (37), zavorrata dalle otto sberle prese a Bergamo. La differenza reti di -13 è a un passo dalla zona calda (Salernitana e Verona -14, Cremonese -19 e Samp a -24). Rispetto agli anni scorsi, contrassegnati dagli stadi chiusi per Covid, il fattore campo è tornato: lo Spezia ha fatto due terzi dei punti in casa (12, media 1,20 come la Salernitana, davanti solo alle ultime tre) un terzo in trasferta (6, media 0,67, meglio di Sassuolo a 0,60, Cremonese a 0,50 e Verona a 0,33) grazie alle due vittorie consecutive su Hellas e Torino che hanno risollevato la squadra dallo zero assoluto delle prime sette trasferte. Le prossime settimane determineranno molto: il calendario non aiuta Gotti e i suoi, con molte big attese al Picco e quasi tutti gli scontri diretti fuori. Serviranno anche delle imprese contro pronostico, come quelle realizzate da Italiano e Thiago Motta negli scorsi anni.