Condanna unanime per i cori del Picco. Cosa rischia lo Spezia?

Il day-after di Spezia-Napoli è stato dedicato molto alla questione tifosi e cori allo stadio Picco. Un vero e proprio vespaio quello che si è sollevato con l’indignazione unanime per i tristi passaggi contro Napoli e Maradona. Dai social fino alla politica, la questione si è espansa ben oltre la partita, facendo finire i tifosi bianchi nell’occhio del ciclone. La Nazione riporta alcuni pareri: la deputata Lega Simona Loizzo si domanda come mai Di Bello non abbia sospeso la partita, mentre Gaetano Quagliariello, Maurizio de Giovanni e Sandro Ruotolo (politici e scrittori) auspicano che un giorno si possa prevedere l’evento piuttosto che agire successivamente con le sanzioni. I social hanno fatto ancora peggio, con scambi fra sostenitori di Spezia e Napoli che hanno ulteriormente inasprito la cosa.

Cosa rischia lo Spezia

Venendo all’atto pratico: cosa rischia lo Spezia in tutto questo? Dipende dal referto arbitrale compilato da Di Bello: se non si denoteranno espressioni di discriminazione razziale o territoriale, la società potrebbe cavarsela con una maxi multa da 20.000 euro. Se invece ci fossero approfondimenti di indagine la situazione potrebbe complicarsi. Il Secolo XIX riferisce di come gli ispettori federali avrebbero udito anche alcuni buu all’indirizzo di Amian nella zona dei distinti. Non ci sono stati incidenti all’interno dello stadio né contatti fra le parti. La decisione è attesa per massimo domani.

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