Con l’avvio del girone di ritorno iniziano a destare qualche preoccupazione le quattro sconfitte consecutive subite dallo Spezia tra campionato e Coppa Italia. A peggiorare la situazione in classifica la cifra record di infortunati in rosa, oscillante tra gli otto e i nove calciatori. Una squadra oltretutto rivoluzionata dal mercato di gennaio che proprio per questo avrebbe bisogno di Gotti, anche lui ai box dopo l’operazione alle anche, soprattutto per dare un imprinting adeguato agli otto nuovi arrivi, molti dei quali del tutto ignari e senza esperienza della Serie A, anche se è indubbio che Eduardo Macia e Stefano Melissano abbiano rinforzato l’intelaiatura e alzato l’asticella del tasso tecnico, quantomeno a centrocampo e in attacco. Come scrive Il Secolo XIX, il trend negativo dell’ultimo periodo trascina la gestione Gotti dietro quelle dei predecessori in massima serie, ovvero Vincenzo Italiano e Thiago Motta, ovviamente allo stesso punto del campionato.
Dal passato al presente
Alla prima stagione in A, sotto la guida di Italiano, alla ventunesima di calendario lo Spezia sommava infatti 21 punti ed era sedicesimo in graduatoria con 6 punti di distacco dalla terzultima, con una media pari a 1 punto tondo tondo a partita, e alla fine l’allenatore della storica promozione e dell’altrettanto storica salvezza in massima serie guadagnò una posizione chiudendo in quindicesima piazza con 39 punti, con una media punti di 1,02 a partita. La scorsa stagione, alla ventunesima giornata Thiago Motta portò a questo punto del calendario lo Spezia a 19 punti, anch’egli in sedicesima posizione, ma a due punti soltanto dalla terzultima, media punti di 0,90 a partita, grazie alla vittoria a Marassi sul Genoa e alla serie positiva con la vittoria di misura a San Siro contro il Milan e al Picco contro la Sampdoria. Fu una vera e propria boccata di ossigeno, che consentì a fine stagione allo Spezia di rimanere sempre sedicesima con 36 punti (media punti 0,94 punti). Quest’anno la situazione aggiornata è la seguente: il tecnico Luca Gotti è al diciassettesimo posto in classifica a 18 punti, quartultimo con la terzultima Verona a quattro lunghezze. La media punti, ad oggi, è 0,85, motivo per cui è assolutamente necessario alzare l’asticella e ricominciare a muovere la classifica, perché da un lato non è ancora chiaro quale sarà la soglia salvezza di quest’anno, anche considerando l’incognita della ulteriore potenziale penalizzazione della Juventus, ma è indubbio che le retrocessioni di Benevento due anni fa e Cagliari l’anno scorso, oltre alla salvezza in extremis della Salernitana a 31 lunghezze, inducano ancora a qualche legittima preoccupazione, tra tifosi e addetti ai lavori.