Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha preso la parola in sala stampa per presentare i temi della partita contro lo Spezia. L’allenatore bianconero è ripartito dal pareggio con il Nantes in Europa League, per poi virare sulle difficoltà della gara del Picco, contro un avversario che ha appena esonerato l’allenatore ma giocherà con il coltello fra i denti. Ecco tutte le considerazioni.
Sulla partita: “Sarà una gara di campionato e dobbiamo continuare sui nostri mini-obiettivi. Essere riusciti a battere la Fiorentina fa sì che possiamo provare a raggiungere Monza e Torino. Giocheremo su un campo difficile, lo Spezia crea molto e contro Napoli e Atalanta ha avuto occasioni importanti. Servirà una partita di grande attenzione e determinazione e con buona tecnica”.
Sul rischio di rilassamento: “Abbiamo avuto una settimana di rebound dopo la gara con l’Atalanta e ci siamo dati obiettivi minimi, ovvero scalare la classifica. Indipendentemente da quello che accade fuori dal campo dobbiamo lavorare sui punti fatti in campionato, se no si perde la realtà. L’Europa League non è compromessa, perché vincere le partite è sempre difficile perché il calcio è strano.
Suicambi di formazione: “Chi gioca tanto è abituato a giocare. Non sarà disponibile Chiesa, che ha fatto due partite ravvicinate ed è molto stanco. Rientrerà Perin e giocherà lui, per quanto riguarda gli altri dovremo valutare oggi. Ma secondo me ci saranno dei cambi”.
Sull’attacco: “I tre che giocano sono Kean, Perin e Rugani. Bremer è diffidato e Bonucci lo porto in panchina. Gli altri li devo valutare”.
Sul momento: “Non pretendo comprensione, non ne abbiamo bisogno. Dobbiamo solamente cercare di fare meglio, perché in campionato siamo di fronte a una scalata importante. Per noi è importante fare punti, per l’Europa dispiace, ma la dimostrazione ancora una volta è che partite facili non ce ne sono. Siamo in finale di Coppa Italia e a Nantes abbiamo le possibilità di passare il turno”.
Sulla Juve in trasferta: “Bisogna migliorare la percentuale realizzativa. A livello di occasioni ne abbiamo nell’arco delle partite, ma bisogna fare meglio davanti alla porta”.
Sulla gestione dei gol subiti: “Ci abbiamo ragionato e riflettuto, è sicuramente una cosa mentale. In una stagione non si può pensare di non prendere mai gol. Bisogna ragionare con lucidità e capire che c’è tanto tempo per poter vincere una partita. Dobbiamo essere sereni e tranquilli, invece siamo ancora un pochino disequilibrati. Giovedì abbiamo fatto bene all’inizio e poi rallentato, poi ci siamo ripresi andando più forte”.
Sul nervosismo: “C’erano dei fischi per chi entrava a prescindere. Non sono nervoso, l’altra sera è stata una reazione magari sbagliata: ma posso essere criticato su tante cose, ma non sui dati di fatto. I numeri sono quelli, non si può discutere. Accetto tutto perché fa parte della critica, ma sui numeri non si può discutere”.
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