Domenica sulla panchina dello Spezia contro l’Udinese siederà Leonardo Semplici, ormai ad un passo dal guidare gli aquilotti nel difficile cammino in campionato con le ultime 15 partite della stagione in cui le Aquile si dovranno sudare l’obiettivo salvezza per il terzo anno consecutivo. Come scrive Il Secolo XIX, da qualche giorno erano stati avviati i contatti con il tecnico toscano, allenatore della Primavera della Fiorentina negli anni in cui Eduardo Macia era il direttore sportivo della società gigliata insieme a Daniele Pradé. Il presidente dello Spezia Philip Platek ha rimandato di un giorno la partenza per gli Usa, spostando il check-out dall’hotel lericino dove alloggia previsto per oggi, proprio per seguire da vicino la conclusione della trattativa che presentava diversi aspetti da chiarire.
Capitolo staff
Lo staff tecnico di Luca Gotti era stato contrattualizzato per un altro anno: in bilico le posizioni del collaboratore tecnico Stefano Daniel e dell’ head of performance Giovanni Brignardello, rispetto allo staff dei portieri a rischio uno tra Roberto Aliboni e Daniele Battara e forse lo stesso l’ex capitano aquilotto Claudio Terzi. Tutti però hanno contratto biennale con opzione terzo anno, ma è difficile pensare che potrebbero rimanere al fianco di Semplici, perché è scontato che il tecnico toscano porti con sé i propri uomini, ovvero il vice Andrea Consumi, il preparatore atletico Yuri Fabbrizzi e i collaboratori tecnici Rossano Casoni e Alessio Rubicini. Forse l’unico che potrebbe rimanere in organico è il tattico Sergio Spalla, il quale ha di fatto condotto lo Spezia nella sfida contro la Juventus, allenatore in transito con licenza in deroga della Federcalcio fino al prossimo 17 marzo. Ma non ci sarà bisogno di lui in panchina, a meno di improbabile e clamorosi colpi di scena nella trattativa giunta alle fasi conclusive, che dovrebbe portare tra oggi e domani alla presentazioni ufficiale del tecnico ex Spal e Cagliari. Nella sua carriera Semplici ha dimostrato una certa duttilità nell’impostazione di gioco delle sue squadre, passando dall’iniziale 4-3-3 all’alternarsi del 3-5-2 e 2-4-1-2 alla guida della Spal, riportata dalla Lega Pro alla serie A nell’arco di tre stagioni.
I platek devono lasciare un uomo o donna di famiglia qua fisso perché il calcio è in Italia qualcosa di più che uno sport spero che si siano accorti che hanno costruito una casa senza finestre ora ne abbiamo pagato il prezzo vedi tre portieri che non sono paragonabili a provedl Drago ha le sue giornate buone ma scarso di piedi gli altri da categoria inferiore i tifosi devono essere ambiziosi se no che tifosi sarebbero speriamo bene anchyse giovedì x preparare la partita domenica mi sembra tardi Forza Aquile