Occasione sprecata per l’Udinese, mentre lo Spezia guarda al futuro con ottimismo. Riassume così la gara della Dacia Arena l’edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport, aggiungendo che la stagione iniziata alla grande dei friulani rischia ora di trasformarsi in una di anonimato. I friulani hanno dimostrato di avere un buon potenziale, ma le troppe disattenzioni hanno rovinato spesso tutto (e Sottil non le ha mandate a dire). Così lo Spezia ne approfitta e regala a Semplici il primo punto della sua gestione: anche se oggi il Verona potrebbe raggiungere in classifica le Aquile, si guarda al futuro con un pizzico di fiducia in più.
Fattore Nzola
È soprattutto l’attaccante angolano dei bianchi il migliore sorriso: sono ora 11 le reti in campionato, per una capacità di incidere clamorosa: la sua assenza – durata un mesetto – si è sentita eccome, con la speranza che tutto sia alle spalle. L’Udinese ha fatto più la partita, ma anche sbagliato di più e alla fine ha incassato. Il succo dice una sola vittoria nelle ultime 16 per i bianconeri, che hanno ritrovato Beto. Gli aquilotti invece trovano il modo di fare punti nella loro centesima in Serie A, consapevoli che con uno Nzola così è tutto ancora possibile. Semplici ha visto il bicchiere mezzo pieno, forse anche perché era difficile fare di più in tre giorni. Con la difesa a quattro la squadra è più solida e con Ekdal e Agudelo (finché ne hanno avuta) anche la manovra è stata fluida. Il resto lo ha fatto Nzola, quello che davvero per ora può fare la differenza.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
SEMPLICI: “HO UNA ROSA COMPETITIVA, SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE”
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