Sulle colonne de L’Arena si ricorda il 2007, anno molto particolare nel calcio italiano, dopo che era scoppiato lo scandalo di Calciopoli. In Serie B ci sono squadre come Juventus, Napoli, Genoa e Bologna, ma anche Verona e Spezia. In quella stagione i gialloblù non fece molto bene, ottenendo due sole vittorie in 18 partite e costretto a lottare in piena zona retrocessione, un po’ come in questa stagione. Gli scaligeri terminano il campionato a quota 48 punti, a pari merito con la Triestina, ma la differenza reti li condanna ai play-out. Di fronte si ritrovano lo Spezia, che grazie alla vittoria storica contro la Juventus chiudono al 17° posto, tenendo l’Arezzo sotto a -1. In quegli anni gli aquilotti erano sull’orlo del fallimento e mister Soda fatica a tenere il gruppo unito. Tanti i veronesi arrivati al Picco per l’andata dello spareggio. Gli scaligeri si ritrovano in vantaggio dopo poco e vanno più volte vicini allo 0-2. Nella ripresa le due reti dello Spezia condannano l’Hellas alla sconfitta. Per molti veronesi quella partita è stata definita “stregata” e ancora di più quel ritorno al Bentegodi con Santoni che parò veramente di tutto.
Le analogie con oggi
Diverse le analogie tra quel match e quello che si andrà a giocare domenica all’ora di pranzo, perché all’epoca la squadra di Ficcadenti era in fondo alla classifica e dopo l’esonero del mister, arrivarono acquisti e un nuovo tecnico. Fu per Ventura una seconda vita professionale, che l’avrebbe portato poi a Pisa, Bari e soprattutto ai successi col Toro, prima dell’Italia di Tavecchio. Il tecnico, sempre sulle colonne de L’Arena, ha parlato di quella sfida, sostenendo che era destino che dovessero retrocedere, perché anche quella vittoria a Torino dello Spezia non lo avevano convinto.