4 Marzo 2023 - 19:15

Di Staso a SP: “Col Verona vale oro, serviranno tutti per salvarsi. Semplici…”

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Bandiera aquilotta negli anni ottanta, con la sua determinazione e professionalità ha saputo trascinare e farsi amare dal popolo bianco. Gianni Di Staso, nato in riva al Golfo dei Poeti, sin da bambino sognava di indossare la maglia della sua città. A tredici anni questo suo desiderio si è realizzato perché il club lo ha notato e dal Rebocco lo ha portato nelle giovanili, in cui ha fatto tutta la trafila. Ha onorato e indossato da vero figlio di Spezia la casacca ligure dal 1979 al 1981. Poi fece un anno con l’Ossimana per poi ritornare con gli aquilotti fino all’83: 63 presenze, condite da 5 reti, lo rendono ancora oggi indimenticabile per molti tifosi. Ma l’amore per le Aquile non si è spento dopo aver appeso le famose scarpette al chiodo: continua infatti a seguire con emozione e passione le gesta della sua squadra del cuore. La  redazione di Spezia1906.com lo ha contattato per avere una sua opinione sul momento che sta attraversando la squadra verso la sospirata salvezza. 

Secondo lei è stato giusto l’esonero di Gotti?

Il suo esonero mi ha sorpreso,  forse gli avrei dato un’altra possibilità. Ha avuto la sfortuna di dover far fronte all’assenza di molti giocatori a causa di infortuni e più volte ha fatto capire di non aver gradito la campagna acquisti. In ogni caso sono scelte societarie e chi tifa lo Spezia deve seguirlo a prescindere dalle decisioni che vengono prese: sarà il campo a decidere se la scelta sia giusta o sbagliata. Secondo me Gotti è un ottimo allenatore, l’unica cosa che gli recrimino è il fatto di aver schierato Nzola nella partita di Coppa Italia a Bergamo. Io avrei anzi puntato su qualche altro giocatore. Alla fine quella partita lì è costata tre infortuni: Holm, Nzola e Reca, che poi ha anche preso l’influenza. Quelli che si sono fatti male tiravano la carretta da luglio e dovevano riposare. A noi perdere in Coppa Italia non cambiava nulla, il nostro obiettivo è solo ed esclusivamente quello di raggiungere la salvezza in campionato. 

Secondo lei Semplici è un buon sostituto?

Per me è un buon sostituto, un allenatore di esperienza. È partito dal basso e ha avuto ottimi risultati sia con la Spal che con il Cagliari: con i Sardi ha fatto un miracolo salvandoli all’ultima giornata. Può far bene perché è venuto qui con entusiasmo, ha voglia di rimettersi in gioco  e ha subito preso in mano la situazione. Pur avendo fatto pochi allenamenti, con l’Udinese ha schierato una formazione più protetta in difesa: 4 dietro e poi 2 mediani. Si è voluto tutelare e per me questo è il modulo che dovrebbe utilizzare se vuole provare a salvarsi.

E per fortuna che è rientrato Nzola…

Nzola sta dimostrando il suo valore e dopo l’annata brutta dell’anno scorso è rinato. I suoi undici gol lo dimostrano. Lui per me dopo Osimhen è l’attaccante più forte della Serie A. 

Il mercato di gennaio l’ha convinta?

Insomma… Io avrei puntato su qualche giocatore con maggiore esperienza in Serie A. Un’altra cosa che mi sembra strana è quella di aver dato Kiwior all’Arsenal: capisco che trenta milioni sono tanti, però a quel punto andava sostituito con un giocatore esperto forte come lui, oppure andava chiesto ai Gunners di lasciarlo nel Golfo sino a giugno. Anche perché adesso in 5 partite l’Arsenal non l’ha mai schierato neppure un minuto. In difesa ci voleva un giocatore esperto che sapesse guidare il reparto, visto che prima del polacco lo Spezia ha perso anche Erlic, che era forte e ha fatto migliorare tutti i difensori che giocavano insieme a lui. In più per me manca un sostituto di Nzola, perché i giocatori a disposizione hanno altre caratteristiche. Maldini, ad esempio, non è un giocatore adatto per una squadra che deve salvarsi: gli manca quella grinta ed esperienza utili a una squadra che punta alla salvezza. Verde e Agudelo sono bravi ma tutt’altro ruolo rispetto a Nzola.

Cosa ne pensa di  Shomurodov? 

È dinamico e si impegna molto. Spero possa dare il suo contributo alla squadra. 

Secondo lei c’è il rischio di tornare in Serie B?

Per me la rosa di quest’anno è più forte di quella dello scorso anno, però siamo a lottare con il Verona. Io mi auguro di non retrocedere, anche perché quando rientreranno gli infortunati Semplici avrà la possibilità di scegliere. A parte Nzola che non ha sostituto ideale, tutti gli altri sì. Il mister ha anche la possibilità di poter cambiare il modulo, ma devono rientrare tutti. Anche l’assenza di Bastoni si sente, perché è un punto di forza dello Spezia: sta mancando tanto, è un giocatore che va nell’uno contro uno, salta l’uomo e ha un bel tiro. Per una squadra come lo Spezia che deve tentare di salvarsi ogni anno, quando mancano così tanti giocatori è inevitabile andare in difficoltà.

La prossima sfida con il Verona sarà decisiva in chiave salvezza. Come la vede?

Bisogna cercare di vincere, ma l’importante è non perdere. Bisognerà affrontare la sfida con grinta, cuore e giocare come sappiamo fare. Nonostante tutto lo Spezia fa un bel gioco. Quest’anno poi non abbiamo mai avuto la fortuna dalla nostra parte, mentre sia con Italiano che con Motta due o tre partite a campionato le abbiamo vinte con un po’ di fortuna. Con il Verona bisognerà mettercela tutta perché vale oro fare punti con loro. Questa sfida è quasi decisiva: bisogna cercare di vincere a tutti i costi, ma se nei minuti finali ci dovessimo accorgere che non si riesce a vincere è meglio non sbilanciarsi per non subire. Almeno rimaniamo sempre avanti di tre punti.

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