Il tecnico veronese Zaffaroni è stato chiaro in conferenza stampa: non si escludono cambiamenti. Soprattutto per la condizione mentale più che fisica, visto che il Verona nelle ultime uscite sembra aver esaurito la spinta ritrovata a gennaio. E così, a poche ore dalla sfida del Picco, non mancano i ballottaggi in gialloblu, con tante opzioni per l’undici iniziale.
Dubbi in difesa
Soprattutto davanti a Montipò ci sono le maggiori incertezze. Come riferisce L’Arena, infatti, l’unico sicuro del posto sembra essere Hien, che dovrà marcare Nzola. Dawidowicz non ha convinto contro Roma e Fiorentina ma gode della stima del tecnico, mentre Magnani (solo un tempo con i viola) potrebbe essere il terzo, con maggiore freschezza, favorito su Coppola. Outsider è Cabal, che lunedì sera ha giocato bene ma non sembra pronto per essere titolare. A centrocampo si va verso la conferma della coppia Duda-Tameze anche per mancanza di alternative, con Faraoni a destra (Depaoli febbricitante) e a sinistra Doig. In avanti scontata la presenza di Lazovic sulla trequarti, con Ngonge che si candida al suo fianco, mentre per il ruolo di punta sembra favorito Gaich su Lasagna.
Verdi s’è perso
Il quotidiano dedica poi un altro approfondimento anche a Simone Verdi, giocatore letteralmente scomparso. Le sue rapidità e imprevedibilità potrebbero essere elementi importantissimi per la salvezza gialloblu, ma è stato titolare solamente cinque volte e mai nel 2023. Per lui dodici presenze totali e una sola rete, peraltro proprio allo Spezia all’andata, il trasferimento mancato alla Salernitana e un progressivo discostamento dal campo. Proprio dall’assenza di uno come lui e di Djuric passano tanti dei guai veronesi.
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