Il pensiero degli altri: “Lo Spezia meritava qualcosa in più”

Più mezzo vuoto che non mezzo pieno il bicchiere bevuto dallo Spezia contro il Verona, secondo la stampa nazionale. Infatti come scrive La Nazione, su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Bocci parla così della squadra bianca «aveva la grande occasione per spedire ancora più lontano il Verona, avversario diretto per la salvezza. Missione fallita». Su Tuttosport, Armando Napoletano riserva ampio avvio al portiere veronese Perilli e scrive che lo Spezia «si trova davanti anche questo baluardo: prima subisce un po’ i veneti, che tirano di più anche giocando meno palla. Poi, quando si scuote, trova gli altri dieci chiusi nella propria area». Parzialmente controcorrente il Corriere dello Sport-Stadio nella mezza pagina che dedica alla partita in cui Federico Gennarelli parla di «un risultato che a conti fatti va meglio ai padroni di casa, che mantengono il +3 sui diretti concorrenti, anche se i rimpianti non mancano».

Quotidiani liguri

Segue però una certa analisi della compagine ligure, dove si legge che «Con la difesa a quattro gli aquilotti sembrano avere maggiore solidità e la scelta finale del tridente ha provato a dare una scossa fermata soltanto dal palo e dalla grande parta di Perilli, più avanti che «Il pieno recupero di – e ingresso a gara in corso – di Zurkowski è un rientro importante».

Quotidiani politici

Venendo ai quotidiani politici, una volta di più solo il tabellino sulla Stampa, praticamente altrettanto sul Corsera, sarebbe così pure sulla Stampa se non fosse per il servizio nella sezione ’genovese’ del giornale dove Lorenzo Mangini sostiene che «lo Spezia avrebbe meritato di più, ha controllato la gara per tutta la seconda frazione, ma il palo ha respinto l’incornata del solito Nzola (28’) ed il portiere Perilli, esordiente in A, si è superato al 43’». In quanto alle pagelle, quasi nessuna insufficienza, ma pochissime volte si va oltre il 6,5. Più esattamente nei casi di Amian che prende 7 sulla Repubblica, dove lo danno anche a Dragowski, che lo ottiene pure sulla Stampa. 

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