Alla vigilia di Spezia-Inter, il difensore aquilotto Kelvin Amian ha raccontato in un’intervista al Corriere Dello Sport il suo momento a poche ore da un match importante. Il francese ha saputo in pochi mesi non solo adattarsi alla Serie A, ma anche diventare uno degli inamovibili prima di Motta, poi di Gotti e ora anche di Semplici. Così sono già 50 le presenze nella nostra massima serie, con tanto di primo gol sfiorato contro il Verona.
A suo agio
“Sono felice di aver giocato 50 gare in Serie A, ma devo continuare a lavorare sodo ogni giorno – esordisce – e spero di farne ancora molte. Sì, ho rischiato di segnare alla fine, ma il portiere ha fatto una grande parata. Sarei stato felice di festeggiare, ma la cosa più importante sarebbero stati i 3 punti” spiega. Amian è consapevole che manca ancora molto alla fine, ma vuole invertire la rotta al più preso: “Sono sette partite che non vinciamo, dobbiamo continuare a lavorare e a credere in noi stessi e nei nostri obiettivi. Se rimaniamo uniti tutto andrà bene” la sua ricetta. La squadra ha resettato con l’arrivo in panchina di Semplici, un allenatore che ha trasmesso subito fiducia e positività. “Vuole davvero che giochiamo il nostro calcio, senza la paura di provare la giocata e infondendoci sempre coraggio. Ci chiede di andare in avanti e appoggiare la manovra offensiva, ma rimanendo organizzati in difesa” la sua sensazione.
Qualità
Poi l’ex Tolosa parla anche del suo ruolo, condiviso fra il 3-5-2 e il 4-2-3-1 da terzo di difesa o da terzino puro. Un doppio assetto che lo ha visto sempre protagonista, ma se deve scegliere non ha dubbi: “Preferisco la posizione di terzino destro, ma sono sempre a disposizione cercando di fare del mio meglio quando posso scendere in campo“. Infatti, soprattutto da quarto ha anche licenza di offendere, una caratteristica che gli consente di arrivare spesso in zona tiro. Finora, però, il gol ancora manca e sarebbe una ciliegina sulla torta: “Se dovessi segnare sarebbe bellissimo – svela – ed è vero che i terzini moderni si proiettano spesso in avanti e fanno spesso gol, chissà che non possa arrivare presto. Ma il mio ruolo primario è quello di non far prendere reti alla squadra“.
Arriva l’Inter
Il prossimo step si chiama Inter, una delle big del campionato. Finora le Aquile non sono ancora riuscite a fare punti contro le prime della classe (a parte il punto con l’Atalanta), quindi provarci è lecito: “Una gara che si prepara come le altre, ma in campo dovremo essere più vigili del solito, perché contro le grandi tutto va più veloce e al primo errore ti colpiscono. Dovremo lottare su ogni pallone senza avere paura di provare a portare a casa punti preziosi con il nostro gioco e il nostro carattere“. Verosimilmente, dal suo lato agirà un Gosens in forma smagliante, ma Amian si concentra su tutto il collettivo: “Ogni avversario sarà forte. L’unica ricetta è avere serenità, concentrazione e fare al massimo quello che è nelle proprie corde. Si possono fare tutti i nomi dei giocatori dell’Inter, sono tutti grandi campioni e non ce n’è uno da temere maggiormente. Dobbiamo essere sempre molto concentrati” racconta.
Fattore casa
A dare una mano agli aquilotti ci sarà un Picco ancora una volta tutto esaurito: “Il nostro stadio è speciale, il pubblico è davvero passionale e capace di trasmettere un’energia che noi nemmeno pensiamo di avere. Cercheremo di rendere orgogliosi i nostri tifosi“. Il presente si chiama Inter, ma anche sul futuro Amian ha le idee ben chiare: “Sono concentrato sul momento, voglio cercare di aiutare la squadra a fare punti raggiungendo un grande obiettivo come la salvezza, che questa città e questo club meritano”.
SEMPLICI: “RIPARTIAMO DAL SECONDO TEMPO DI VERONA. TOSTI E AGGRESSIVI”