Leonardo Semplici, tecnico dello Spezia, ha presentato nella sala stampa del Ferdeghini la partita contro il Sassuolo, in programma il prossimo venerdì alle ore 18.30 al Mapei Stadium. Una settimana vissuta sulle ali dell’entusiasmo per le Aquile, che dopo la vittoria sull’Inter hanno ritrovato il sorriso. Ecco tutte le sue considerazioni:
Sul gruppo: “Da fuori non si capisce appieno il valore che ha. Sotto l’aspo trovato grande umiltà ma anche tecnicamente. Alcuni giocatori hanno mostrato qualità che potranno essere utili in primis a loro e poi alla squadra e all’obiettivo finale”.
Sull’entusiasmo post Inter: “Quando si batte una squadra fra le più forti d’Italia qualcosa dà. Bisogna acquisire e non lasciare per strada, avendo consapevolezza e forza, continuando sulla falsariga di quanto fatto con umiltà e rispetto. Questa partita deve darci e non toglierci, se la soddisfazione resta singola non serve a nulla. Abbiamo da subito cominciato a pensare al prossimo avversario: il Sassuolo è in salute e ha valore, recuperando calciatori che nel girone di andata non si erano espressi in un determinato modo. Sanno lavorare molto bene, sarà difficilissimo e stiamo cercando di prepararla al meglio. Con l’Inter è stato bello e l’affetto del pubblico è stato determinante, perché nel primo tempo abbiamo sofferto abbastanza e nonostante questo ci ha incitato. Anche questo è fondamentale per l’obiettivo finale. Dobbiamo migliorare sotto gli aspetti che ho sempre detto: personalità, coraggio, questo è lo Spezia che voglio vedere.
Su Shomurodov-Nzola: “Spero possano avere continuità, hanno grande valore e farli giocare insieme ci darebbe qualche alternativa in più in zona realizzata. Cercheremo di mettere chi ha giocato meno ma possa darci qualche gol in più: per farlo avremo bisogno degli equilibri giusti, ma voglio una squadra con la prerogativa di mandare in gol più giocatori e che riempia meglio i 25 metri finali.
Sull’aspetto mentale: “Parlo molto con la squadra, voglio conoscerla in campo e fuori per mettere tutti nelle condizioni migliori con grande serenità. Mancano 12 partite e non ho tagliato nessuno, voglio che tutti siano partecipi: più di 16 non possono giocare, ma anche nelle scelte ho trovato una rosa di valore e sta a me sfruttarla”.
Sull’avversario: “È in crescita, lo abbiamo visto a Roma, ma può concedere qualcosa. Con le nostre qualità, la nostra organizzazione c’è l’idea di poter fare qualcosa di diverso rispetto all’ultima gara, in cui non siamo stati sempre bravi a condurre. Dobbiamo migliorare questo aspetto e vanno interpretati i momenti. Proveremo a vincere”.
Su Reca: “Non ci sarà, ne avrà per un paio di settimane e lo valuteremo dopo la sosta. Nikolaou? La formazione non si dice”.
Sulla forza mentale: “Mi auguro che la squadra la stia acquisendo. Quando c’è questo spirito e questa appartenenza mi piace a anche alla gente. Questo connubio con i tifosi è da rinforzare e far proseguire. È un buon segno anche per capire i valori della società, portando prestazioni e risultati: abbiamo fatto buone cose ma il percorso è ancora molto lungo. Spero che la partita con l’Inter ci abbia detto molte cose ma non ci faccia essere superficiali. Sta a me capire l’importanza della squadra: il Sassuolo ha vinto tre partite di fila e dovremo giocare al massimo per fare risultato. Siamo convinti che attraverso il lavoro e le qualità dei ragazzi potremo fare un finale positivo di campionato atto al nostro obiettivo”.
Sulla fame: “Mi auguro che ne avremo più di loro. Fuori dal campo sembro tranquillo, ma dentro voglio trasmettere la grinta, la mentalità non si può sbagliare. Si può perdere ma c’è modo e modo, se dovesse accadere dovrà essere perché gli altri sono più bravi e non perché siamo mancati noi. Mi auguro non ci sia questo pericolo, ci alleniamo con grande professionalità e il gruppo vuole recepire”.
Su Wisniewski e Ferrer: “Hanno tutti valori, sta a me esaltarli al meglio. Il polacco è entrato benissimo, non era facile e anche con l’Inter si è dimostrato pronto, è importante. Con cinque cambi chi entra è sempre determinante. Ferrer, nonostante l’episodio particolare, lo tengo in considerazione ed è un aspetto determinante per i risultati. Ci sono giocatori che non hanno ottenuto lo spazio che meritano, ma vanno coniugati risultati e partite, provando a dare spazio a chi merita. Entrare in corsa è più difficile, ma chi entra lo fa bene e non fa rimpiangere chi esce”.
Sulla classifica: “Sotto l’aspetto psicologico mi auguro che sia determinante. Dopo il pari col Verona qualcuno poteva dire che avevamo perso punti, poi abbiamo vinto con l’Inter. Le partite vanno sempre giocate, non si sa mai quale partita possa essere giusta per prendere punti, noi ci proveremo con tutti. Con l’Inter nessuno si aspettava vincessimo e invece abbiamo fatto un grande risultato, cui dobbiamo dare ora grande continuità per non vanificare tutto”.