L’ex capitano aquilotto di lungo corso, Stefano Sottili, ha rilasciato un’intervista a La Nazione parlando dello Spezia. Secondo l’ex giocatore, oggi allenatore, le Aquile dovranno conquistare la salvezza tra le mura amiche del “Picco”.
Le parole di Sottili
Lo Spezia è padrone del proprio destino, ha il vantaggio di poter sfruttare in modo determinante il ‘Picco’ e sfruttare i cinque punti in più dal Verona. Sono certo che i bianchi sapranno mantenere il vantaggio dalla terzultima in classifica fino alla fine. Il saluto dei tifosi? Gli spezzini continuano a stupirmi a distanza di anni, non ho più parole per esprimere la riconoscenza verso questa gente. Vedere i tifosi che mi salutavano al grido di ‘capitano’ è da brividi. Semplici? È già ben evidente la sua mano. La compattezza e la fase di non possesso sono decisamente migliorate. Occorrerebbe crescere in efficacia offensiva, per soffrire meno nella volata finale qualche gol in più bisogna trovarlo. Nzola? Sarà un assenza pesante, ma magari si può ovviare con giocatori di gamba e inserimento. Ci sono Shomurodov e Verde, ma anche Zurkowski potrà diventare determinante. Il “Picco”? Dal primo giorno che misi piede in quello stadio capii la forza che sprigionava. I novemila di quello stadio equivalgono ai ventimila di un altro. I tifosi ti danno qualcosa in più. L’arma dello Spezia sarà l’ambiente positivo, la consapevolezza da parte di tutti che la Serie A è un premio da mantenere in ogni modo. L’attaccamento e la parte emotiva saranno fondamentali. Aggiungo che per il Verona la sconfitta di Genova è stata una grande mazzata, per noi un grande sospiro di sollievo. Per la Cremonese e la Sampdoria la vedo complicata.