“Ho iniziato una nuova vita nel mercato, oggi faccio l’intermediario e ho cominciato un percorso interessante. Sono stato a Dubai per un mese, collaborando con alcune squadre là, ma anche in Bulgaria. Mi piace fare questo, ho i contatti e piano piano voglio cominciare una nuova vita“. Ha le idee molto chiare sulla sua prossima avventura l’ex difensore Walter Lopez, che nonostante i molti impegni riesce sempre e comunque a seguire la Serie A, mai dimenticando le piazze che gli sono rimaste nel cuore: Lecce, Spezia e Salerno. In maglia bianca l’uruguaiano ha giocato nella stagione 2017/’18, prima di approdare proprio alla Salernitana nel 2019 per due anni. In vista dell’appuntamento di domenica abbiamo chiesto in esclusiva un parere al doppio ex della gara del Picco.
Mancano dieci partite alla fine, il Napoli si avvia allo scudetto e in coda c’è un certo gap. Ci saranno sorprese?
Sul Napoli penso che ormai abbia vinto il campionato, ma non diciamolo troppo vista la scaramanzia. Penso che ormai sia solo questione di tempo. In fondo la classifica è un po’ corta, anche perché chi sta in fondo va molto piano. Ha rallentato il Lecce, non me lo aspettavo: per fortuna loro chi è dietro viaggia a pochi chilometri. Lo Spezia? Spero si salvi, anche se sarà molto dura. Cremonese e Sampdoria hanno ormai poche chances, il Verona deve fare un grande recupero.
Quanto vale questo Spezia-Salernitana?
Tanto. Minimo 10 punti, altro che tre! Se la Salernitana vince è praticamente salva perché andrebbe a +6 sulle Aquile, ma allo stesso tempo una vittoria dello Spezia permetterebbe di agganciare i granata e di allungare le distanze sulle ultime tre. Specie vista la difficile trasferta a Torino del Verona.
Che cosa si ricorda di più di quell’anno con i colori bianchi addosso?
Ogni volta che ricordo Spezia e la sua gente sono felice. Ne parlo spesso con il Diablo Granoche, con cui sono molto amico, ma anche con Marilungo: quell’anno meritavamo minimo i play-off, avevamo uno squadrone. La tifoseria mi ha trattato benissimo, ho tantissimi amici ancora oggi in città, tutti tifosissimi. Avevamo una società al top con Volpi presidente e in quell’anno ho giocato alla grande, poi la società ha fatto altre scelte ma sono contento perché dopo di me ha giocato Tommy Augello, che poi ha spiccato il volo.
Finendo fra i primi in Serie A di quella squadra…
Ricordo che mi diceva di voler andare via, ma io continuavo a dirgli di rimanere allo Spezia e menomale che mi ha dato ascolto (ride n.d.r.).
Dalle sue parole si evince come il fattore Picco possa essere ancora determinante per la salvezza.
Sicuramente lo sarà. Sappiamo tutti che lo stadio pieno spinge tantissimo. Ricordo la vittoria 1-0 sul Bari in cui ho segnato il gol da fuori area ed è stata un’emozione bellissima esultare sotto quella curva.
Ha avuto modo di conoscere Semplici? È l’uomo giusto per lo Spezia?
Ci ho giocato tante volte contro da avversario. Io ero al Benevento, la prima volta lui allenava la Spal e abbiamo fatto quasi tutte le categorie insieme: lui ha vinto sempre a Ferrara, noi altrettanto e ci siamo ritrovati di anno in anno. Mi sembra un tecnico adatto, ha le idee chiare e speriamo che possa dare una mano alla squadra.
Lei ha avuto modo di conoscere Giulio Maggiore, che per la prima volta ritroverà il Picco e la sua gente da avversario. Che partita sarà per lui?
Ricordo bene Giulio, per lui sarà una partita speciale. Sarà una bellissima emozione, spero che i tifosi lo accoglieranno al meglio e sarà una bella festa per tutti.
La Salernitana ha fatto molti passi avanti rispetto all’anno scorso. Può ambire a obiettivi importanti?
Credo di sì, con il cambio di proprietà hanno investito tanto e quest’anno possono ambire a una salvezza tranquilla. La squadra è migliorata molto e i risultati si vedono. Penso che ad oggi il più temibile sia Dia, che fa tanti gol e sarà sicuramente il pericolo più grande per la difesa aquilotta.
Lei si occupa anche di mercato. Lo Spezia ha ceduto Kiwior a gennaio e la politica del club è quella di scovare talenti, valorizzarli e poi rivenderli. È la strada giusta? O l’unica possibile nella Serie A di oggi?
Io credo che lo Spezia debba intanto valorizzare il suo settore giovanile. Nell’anno in cui ero io in squadra c’erano tanti ragazzi provenienti dalla “Cantera” e ha sempre lavorato bene con i suoi ragazzi, crescendoli in casa. Ora deve continuare a farlo: Maggiore, Gyasi, Okereke, Bastoni sono solo alcuni esempi. Proprio quest’ultimo oggi è un esempio di attaccamento alla maglia e in molti lo cercheranno. È giusto andare a comprare i giocatori cosiddetti ‘di categoria’, ma penso che sia necessario anche valorizzare i settori giovanili.
Se le chiedessi un pronostico per Spezia-Salernitana?
Direi un pareggio. Potrebbe essere un risultato che va bene ad entrambe. Mi aspetto una partenza forte nel primo tempo, poi nella ripresa magari si faranno meno male. E se la Juventus fa il suo dovere con il Verona la classifica si muove comunque per entrambe.
Da operatore di mercato: quanto vale Nzola?
Il mercato di oggi è folle. Penso che il valore sia soggettivo: secondo me può valere 4-5 milioni, secondo un altro 15 e secondo lo Spezia 25. Va molto in base alla domanda e all’offerta, però è un giocatore molto valido per la Serie A. Se poi pensiamo che gioca in una squadra come lo Spezia, che in teoria è fra quelle che creano meno pericoli, i suoi numeri sono ancora più impressionanti. Non oso pensare come possa fare in altri contesti.