Nel post partita di Spezia-Salernitana, l’allenatore spezzino Leonardo Semplici ha parlato della gara del Picco contro i granata in conferenza stampa. Ecco tutte le sue considerazioni.
Sul secondo tempo: “Sì, da quando ci sono io abbiamo difficoltà nell’approcciare la squadra. Forse sentiamo il valore della posta in palio. Era successo con il Verona, con l’Inter, è successo oggi e sta a me spiegare ai ragazzi che hanno la qualità per fare meglio. Fino al gol la partita era equilibrata, poi c’è stato l’autogol e c’è stato un momento di difficoltà con la traversa della Salernitana. Siamo rimasti in gara, a fine primo tempo abbiamo messo giocatori con qualità diverse da chi ha cominciato e il secondo tempo penso sia stato il migliore da quando sono qui. Abbiamo pareggiato e rischiato di vincere, complimenti ai ragazzi nonostante fossero passati sotto ingiustamente e hanno reagito“.
Sui subentrati: “Da quando sono arrivato ho fatto un discorso semplice ai ragazzi: ci sono venti titolari. Sta a loro mettermi nelle condizioni di farli essere protagonisti. Con 15 partite a disposizione non posso dare soddisfazione a tutti, ma partita dopo partita sto cercando di recuperare i giocatori e metterne altri. Tutti sono partecipi e coinvolti e per una squadra come noi è determinante. Ringrazio il nostro pubblico, non ci hanno mai fatto mancare l’apporto e questo aspetto per una società come noi è determinante. In casa sentiamo l’affetto e riusciamo a fare prestazioni anche oltre le aspettative“.
Sul primo tempo negativo: “Oggi avevamo tanti piccoli problemi. La formazione è stata dettata da questo. Ekdal aveva la febbre e ha fatto una partita straordinaria. Maldini ha fatto solo gli ultimi tre giorni di allenamento, Agudelo aveva un problema ma i ragazzi hanno risposto nella maniera giusta. C’è un insieme di cose ma l’aspetto che vedo è quello mentale, magari siamo un po’ frenati. Nella stessa partita riusciamo a reagire e ad essere brillanti, mentre nel primo tempo c’era mancanza di alcune cose“.
Sulla crescita di Maldini: “Quando sono arrivato non era al 100%, aveva poco spazio. Dopo pochi allenamenti ho visto che aveva caratteristiche uniche. Ho provato a trasmettergli fiducia, è un ragazzo con grande qualità, deve fare un percorso come altri che mi auguro di poter lanciare. L’aspetto più importante penso sia stata la fiducia data, si è sentito partecipe. Mi è dispiaciuto non farlo partire dall’inizio, come con altri, ma dobbiamo lavora con la giusta attenzione. Questa squadra l’ho trovata un po’ bloccata, timorosa, e sto cercando di inculcargli la mentalità di non avere paura, se perdiamo la colpa è mia, se vinciamo il merito è loro. Oggi mi sono piaciuti, hanno dimostrato valori importanti“.
Sul pareggio: “La Salernitana ha più punti di noi, era uno scontro diretto e ci tenevamo a vincere. Sapevamo che la squadra avversaria fosse forte, dal cambio di allenatore hanno cambiato mentalità. Hanno valori, in partenza i presupposti del campionato erano diversi. Sono soddisfatto, qualche occasione l’abbiamo avuta e andiamo avanti con forza, condizione, ma sappiamo che serve qualcosa in più per vincere e fare ciccia per arrivare all’obiettivo“.
Sulla possibile mancanza di esperienza: “Quanto successo prima del mio arrivo non è giusto commentarlo. Abbiamo difficoltà nei primi tempi, specie in casa, nell’approccio della gara con la giusta personalità e mentalità. Ci batto molto perché è un aspetto determinante per dare direzione alla partita. Sta a me trovare la soluzione, cercare di mettere i ragazzi in condizione e far sì che possano esprimersi anche dal primo minuto. È successo a Udine, a Sassuolo, in casa forse sentiamo l’emozione e cercheremo di trovare le giuste soluzioni“.
Sulle voci passate sulla Salernitana: “Lasciamo stare (ride, ndr). Io sono contento di essere qui, ringrazio questa società che mi ha dato l’opportunità di rientrare in un anno in cui ero fuori e dove avevo sofferto. Sono legato a questi colori in maniera particolare, auguro alla Salernitana di salvarsi ma penso sia giusto non dire altro. È andata bene a tutti e due“.
Sulla concorrenza in attacco: “Sì, ma è quello che voglio. Mi auguro mi diano la possibilità di sbagliare il meno possibile. Per un allenatore poter scegliere tra giocatori così è un aspetto importante, non solo per sabato ma per il resto del campionato. È importante avere una rosa predisposta per lottare e i ragazzi lo sono, mi auguro di portarne anche altri per avere più scelta e per far esprimere anche meglio la squadra“.
Sulla difesa a tre: “No, a tre ci ho giocato a Cagliari e alla SPAL, ma negli altri 13 anni ho giocato a quattro. Contano le caratteristiche, e i ragazzi mi hanno fatto capire che per caratteristiche si esprimono meglio in questa maniera. Può capitare di sbagliare, i ragazzi hanno valori, in primis umani, e poi tecnici. Devo capire io i momenti per sfruttarli, ma sono convinto che la scelta della difesa a quattro in questo momento sia quella dove dovremo continuare per fare meglio e per subire meno. I primi difensori sono gli attaccanti, se siamo aggressivi si fa tutti una bella figura, altrimenti possiamo fare errori. Andare sotto in casa in una partita così e reagire, rimettendola in corsa e rischiando di vincere penso sia stato un bel vedere“.
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- Ekdal (15%, 79 Votes)
- Ampadu (14%, 71 Votes)
- Shomurodov (11%, 55 Votes)
- Amian (4%, 20 Votes)
- Dragowski (1%, 7 Votes)
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