Negli ambienti romani tiene banco il nuovo caos plusvalenze che ha coinvolto in queste ore Lazio, Roma e Salernitana. I club sperano in una decisione repentina, anche se il terremoto è inevitabilmente partito. Le 18 operazioni sospette dei club e i 16 indagati rischiano false comunicazioni e dichiarazioni fraudolente con falsa fatturazione, mentre per la Lazio c’è anche il rischio di possibile reato di emissioni di fatture false.
Tempi
Come scrive La Gazzetta Dello Sport, la sensazione è che la procura di Tivoli e di Roma non viaggino allo stesso passo e che la prima possa chiudere leggermente in anticipo le indagini per poi fornire i dati alla Procura federale, ma la sensazione è che una sentenza o un verdetto non arriveranno prima della prossima stagione. Si cercano chat o intercettazioni che delineino un quadro simile all’inchiesta Prisma che ha coinvolto la Juventus, ma non ci sono certezze visti gli importi inferiori. A Roma sono nel frattempo giunti gli atti da Torino e si attendono gli sviluppi con fiducia per le società chiamate in causa. Si parla di plusvalenze gonfiate per il 30-50%.
Reazioni
Se Lotito ha palesato tranquillità, da parte Roma c’è stupore da parte dei Friedkin, che sono subentrati alla vecchia proprietà e si sono trovati a finalizzare alcune operazioni già imbastite (quelle col Verona) giusto un mese dopo il loro insediamento. Si attendono eventuali carte da scoprire, che potrebbero aprire un nuovo vaso di Pandora in questa bufera vera e propria che ha colpito la Serie A.