Spezia-Lazio riporta subito alla mente più di un precedente burrascoso relativo alla scorsa stagione. Ne scrive Il Secolo XIX, riavvolgendo il nastro sulle due gare in Serie A: in entrambe le gare è stato chiamato pesantemente in ballo l’utilizzo e l’efficacia del VAR, che ha contribuito a due vittorie biancocelesti non proprio limpide.
Rigore su Marchizza
Nella stagione 2020/’21, l’arbitro Giua non vede un fallo di mano di Acerbi in area di rigore, decretando all’87’ un rigore contro le Aquile per tocco di braccio di Marchizza (girato), con Caicedo che trasformò il 2-1 finale dal dischetto in un risultato troppo pesante sul campo. Questo fu uno degli episodi poi presi ad esempio da Rocchi a fine stagione sulla concessione dei penalties.
Gol in fuorigioco
Altro episodio chiacchieratissimo fu quello dello scorso anno occorso al duo Pairetto-Nasca: per uno svarione di comunicazione fra arbitro e VAR, che convalidarono un gol di Acerbi in netto fuorigioco. Entrambi furono fermati fino a fine stagione, visto il vero e proprio cortocircuito comunicativo, con Rocchi che lo sottolineò come uno degli errori peggiori dell’anno. In quel caso alla fine i biancocelesti vinsero 4-3.