Come può uno scoglio arginare il mare? Se lo chiedono i tifosi dello Spezia in vista dell’anticipo di domani sera al Picco contro la Lazio (ore 20.45). Arriva una squadra lanciatissima, riposata perché fuori dalle Coppe, con sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette partite di campionato, con vittime illustri quali Napoli, Juventus e Roma, per non dimenticare il Milan, triturato 4-0 qualche mese fa. Un secondo posto non previsto ma pienamente meritato, che mette in risalto la bravura del tecnico Maurizio Sarri, uno per il quale il titolo di maestro calza a pennello. Uno che porta i giocatori ai loro picchi di rendimento assoluti (Zaccagni è l’ultimo di una lunga serie di esempi, da Valdifiori a Rugani passando per Higuain e tanti altri).
Una guerra corsara
Contro una corazzata del genere lo Spezia dovrà fare una guerra corsara, come i pirati, all’insegna del massimo sacrificio, cercando di inaridire le ricche fonti del gioco biancoceleste, in modo da limitare il tridente delle meraviglie. Come scrive La Nazione, rimanere aggrappati al risultato a tutti i costi e poi chissà, con un Mbala Nzola in stato di grazia è veramente tutto possibile. A patto che il bomber sia tutelato, non come a Firenze, dove gli veniva fischiato a favore un fallo su cinque e alla prima protesta è stato ammonito. Lo «scippo» di Pairetto l’anno scorso fu una vergogna assoluta, con l’incredibile non annullamento del gol di Acerbi in chiaro fuorigioco allo scadere. Ma anche l’anno prima, sempre nel girone di ritorno, lo scandaloso rigore che Giua fischiò contro Marchizza in zona Cesarini. Erano due pareggi sacrosanti, trasformati in vittorie regalate alla Lazio. Speriamo che quest’anno non ci sia il tris, sarebbe davvero troppo, anche per un calcio come quello italiano.
Spezia, ai box Zurkowski e Holm
Rispetto a Firenze mancherà Zurkowski, messo fuori gioco da un risentimento all’adduttore sinistro che non è da mettere in correlazione con i guai precedenti, ma con la lunga inattività che ne è conseguita. I novanta minuti tiratissimi del Franchi hanno subito fatto pagare dazio al polacco, che però potrebbe essere recuperato già per il match dell’anno contro la Sampdoria. Oltre a Bastoni squalificato, prosegue il problematico recupero di Holm. In compenso, Semplici avrà qualche freccia in più al suo arco. Reca è ristabilito e potrebbe partire titolare, ma anche a gara in corso darà sicuramente un validissimo contributo alla causa. Caldara è un’opzione in più a disposizione della rosa, Agudelo è pienamente recuperato dal risentimento al tendine ed è pronto a sabotare con la sua dinamite nelle gambe le trame laziali.
Probabile questo 4-3-3: Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal, Agudelo; Gyasi, Nzola, Maldini. Alternative: Nikolaou terzino sinistro, con Reca dalla panchina e Wisniewski di nuovo titolare in mezzo alla difesa; Esposito dall’inizio al posto di Agudelo sicuro subentrante.