Fra le (poche) note positive dello Spezia uscito con un brodino da Marassi c’è Daniele Verde. Un giocatore fin qui discontinuo, incappato in una stagione complicata, alle prese con continui infortuni che ne hanno minato il rendimento. Anche lo stesso Semplici ieri sera ha sottolineato la necessità di centellinare il numero 10, in questo momento da gestire al meglio. Ma un giocatore così – che nella scorsa stagione ha rappresentato il valore aggiunto per arrivare alla salvezza – può e deve diventare un fattore nella corsa salvezza.
Poche gioie
Se pensiamo che sono (con quello di ieri) soltanto tre i sigilli messi a segno dal talento napoletano, stride il dato con quello che è stato il suo importantissimo apporto alla causa nelle precedenti stagioni: 6 gol nella prima, 8 nella seconda, mentre in questa si arriva a 6 ma contando anche le tre di Coppa Italia. Verde è insieme a Nzola uno di quei giocatori in grado di prendere per mano la squadra, sostenerla, trascinarla ed aiutarla a raggiungere l’obiettivo, ancora più che mai possibile a partire da venerdì. Ci sarà bisogno anche del miglior Daniele per inventare, segnare e condurre la barca nel porto sicuro, con la speranza che i problemi fisici siano finalmente alle spalle.
Usa… la testa
Una curiosità interessante riguarda la prestazione del folletto aquilotto di ieri: quello segnato alla Samp è il suo primo gol di testa in Serie A, un unicum per un calciatore che non fa certo dell’altezza la sua dote migliore. Fino ad oggi, l’attaccante era riuscito a togliersi questa soddisfazione solo in Coppa Italia, quando la squadra allora di Italiano riuscì ad eliminare la Roma (4-2 ai supplementari) ma tutto fu annullato a tavolino per il pasticcio dei giallorossi sui cambi. Allora Verde ironizzò sulla sua marcatura aerea, ma questa volta è davvero tutto buono. E sperare che anche questo sia di buon auspicio è lecito. In più, quando vede la Sampdoria, il fantasista si esalta: è la terza rete ai blucerchiati con la maglia dello Spezia, per uno dei suoi bersagli preferiti. I gol personali ora sono 3: ci sono 7 partite per diventare ancora più decisivo e una città intera è con lui.
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SEMPLICI: “BRAVI A REAGIRE MA DOVEVAMO VINCERE. MALDINI…”
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