Con il fiatone di chi annusa la grande chance europea (se da Champions si vedrà) e almeno per un po’ l’odore del quarto posto, li morde e poi resta quasi stordito, rischiando di sperperare tutto: ovvero l’Atalanta e la sua terza vittoria consecutiva, che porta a 16 i punti nelle ultime sette partite, la miglior striscia della stagione. Nello stesso arco di tempo lo Spezia ne ha fatti tre, e così si spiega la sua classifica attuale e forse anche i momenti di smarrimento di ieri. Compensati però dal carattere di chi sa di aver imboccato una strada tortuosa, quella che separa la salvezza dalla retrocessione, ma sa anche ribellarsi all’idea.
Dunque, ad una sconfitta quasi annunciata la squadra di Semplici ha spunto quasi fino all’ultimo minuto. Il gong su un 3-2 che fa sorridere a denti stretti Gasperini e imprecare Semplici ha avuto il rumore di una traversa scossa con violenza da Verde, entrato da 4’: lì, al minuto 42 della ripresa, dopo aver già sfiorato il pareggio con Wisniewski e una ripartenza Agudelo-Shomurodov un po’ pasticciata, è tramontata l’idea dello Spezia di pareggiare in extremis. Per non affrontare la dura realtà della 16a sconfitta, la terza nelle ultime quattro partite. Trovarsi sospesi all’improvviso, per di più senza il totem Nzola, fa un brutto effetto, eppure la squadra di Semplici si è riscoperta viva: ha tirato su la testa proprio quando stava per affogare, percossa dal doppio cazzotto con cui l’Atalanta aveva perfezionato la rimontona fra i 3’ e il 9’ della ripresa e sull’orlo del crollo quando solo Dragowski e poi la traversa avevano cancellato il possibile 4-1 di Zappacosta, in tuffo di testa.
Le difficoltà dell’Atalanta
Come scrive La Gazzetta dello Sport, è stato in quel momento che l’Atalanta si è mostrata recidiva nell’incapacità di ammazzare le partite. Ma antichi difetti nell’affrontare gare non di attesa ma di “costruzione” si erano già palesati in precedenza, e sarebbero riemersi in occasione del 3-2: su leggerezza di Toloi, Shomurodov aveva potuto pescare la gran botta dell’accorrente Bourabia. Pure l’1-0 era nato da una palla diventata vagante per uno scivolone di Maehle, con rimpallo Shomurodov-Scalvini vinto dall’uzbeko e finito sui piedi di Bastoni, veloce a ingannare Toloi per servire l’imbucata a Gyasi.
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SEMPLICI: “CON PRESTAZIONI COSÌ POSSIAMO FARCELA”
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